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Da Mou e Tottenham ad anti… Milan: Inter, Skriniar guerriero simbolo e uomo dei sogni

Alessandro De Felice

La Gazzetta dello Sport racconta la rinascita di Milan Skriniar, passato da partente a fondamentale nell'Inter di Antonio Conte

L'anti Milan si chiama... Milan. Il successo dell'Inter sull'Atalanta, che rispedisce il 'Diavolo' a -6 in classifica, ha proprio il nome dei 'cugini': Milan Skriniar diventa l'uomo dei sogni nerazzurri. La Gazzetta della Sport gioca sul nome del difensore slovacco, grande protagonista della serata di San Siro con una prova eccellente e il gol decisivo che permette alla squadra di Conte di avere la meglio sull'Atalanta.

Il quotidiano esalta la prova dell'ex Sampdoria: "In una partita che è stata un inno alla resistenza lui, difensore dotato di disciplina ferrea, esce dalla trincea al momento giusto e raccoglie il premio inatteso in attacco. Se Conte contro la Dea ha fatto un altro strappo verso lo scudetto, lo deve, sì, al destro furbo dello slovacco, ma soprattutto alla sua applicazione in marcatura: difendere su Zapata è usurante quanto difendere su Lukaku. Skriniar è il guerriero simbolo del reparto più sollecitato dall’Atalanta: anche per merito suo, la diga interista ha resistito e non era scontato".

Dal Nord di Londra alla zampata che può pesare tantissimo nella corso allo scudetto. Milan Skriniar ha vissuto in prima persona il cambiamento dell'Inter sotto la gestione Conte: da squadra un po' naif, che sciupava ed elargiva doni agli avversari, a monolite di cemento, con rischi ridotti e cinismo raro. Pochi mesi fa il difensore slovacco era stato messo in discussione per le difficoltà incontrate nella difesa a 3 e aveva la valigia in mano. Solo la mancanza dell'offerta giusta impedì a Skriniar di vestire la maglia del Tottenham e finire alla corte di José Mourinho.

Oggi Skriniar è fondamentale nella retroguardia di Conte. "Se Bastoni è il mancino che imposta, se de Vrij è il centrale che governa, Milan è il marcatore duro e puro - aggiunge il quotidiano -. Con qualche licenza preziosa in avanti: quello di ieri non è stato un gol banale anche perché l’Atalanta non ne subiva uno in trasferta in Serie A da 413 minuti. Era il terzo dello slovacco in questo campionato e tutti sono sempre arrivati su corner: sulle palle inattive la fisicità nerazzurra si sente, eccome". Ora l'Inter si gode il suo Milan, rimasto a Milano per rispedire a distanza di sicurezza... il Milan.