Era davvero a un passo dalla firma con il Milan in estate, poi il blitz dell'Inter: ora Thuram vuole diventare l'idolo degli interisti
Sliding doors Marcus Thuram. Era davvero a un passo dalla firma con il Milan in estate, sarebbe diventato lui il vice Giroud in rossonero. Poi il blitz dell’Inter, che ha lavorato sottotraccia a lungo all’operazione a parametro 0. Tuttosport ripercorre l’estate del figlio d’arte dopo la super prestazione contro la Fiorentina, in cui Thuram ha segnato, fatto assist e conquistato un calcio di rigore. Una partita davvero maiuscola del francese, ora impegnato proprio in nazionale.
Dal Milan all'Inter
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“Da possibile punta del Milan, alla coppia con Lautaro dell’Inter, da eventuale colpo a effetto della nuova dirigenza rossonera, a opportunità colta da Marotta, da potenziale idolo dei tifosi del Diavolo, a beniamino dei nerazzurri. Marcus Thuram il 16 settembre guiderà con Martinez, salvo colpi di scena non preventivabili, l’attacco dell’Inter nel derby. Per lui sarà la prima stracittadina di Milano. In una partita che avrebbe potuto giocare a maglie invertite. Il francese infatti, sino al tardo pomeriggio del 23 giugno, sembrava davvero in procinto di firmare per il Milan. Su di lui era forte l’interesse di Psg e Lipsia, ma i rossoneri erano convinti di puntare forte su Thuram, tanto da aver individuato nel figlio d’arte il profilo perfetto da regalare a Pioli.
Giovane, affamato di vittorie, con un ingaggio importante, ma non esagerato e free agent. Tutte caratteristiche che rendevano il profilo di Tikus un affare sul mercato internazionale. Alla fine l’ha spuntata l’Inter, sia per aver offerto al giocatore uno stipendio migliore - 6 milioni netti contro i 5 dei cugini -, sia perché il Fenomeno Ronaldo, negli anni migliori della sua carriera, aveva proprio difeso la casacca nerazzurra, particolare per Thuram non di poco conto: «È un sogno indossare la sua stessa maglia e giocare nello stesso stadio. Non posso immaginare l’emozione che proverò con tutti i tifosi», le prime dichiarazioni di Marcus, rilasciate il 27 giugno.
Il dopo Lukaku
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Oggi, a distanza di più di due mesi, la scelta del ragazzo sembra più che azzeccata. Così come quella della società di Viale della Liberazione di puntare su di lui. Il tutto anche grazie a una ulteriore sliding door che potrebbe cambiare per sempre il destino del 9 interista, ossia il non arrivo di Lukaku all’Inter. Non solo Thuram veste quel numero che avrebbe dovuto indossare Big Rom, ma senza il belga è lui il titolare là davanti della formazione di Inzaghi. Non un terzo del reparto che deve guadagnarsi il posto o sfruttare ogni minima occasione, ma uno degli undici di partenza della squadra nerazzurra. Già ora infatti non si parla più di LuLa - né si hanno rimorsi sul mancato arrivo di Lukaku, anche se qui il discorso più che tecnico è comportamentale -, ma si esalta la ThuLa, che si sta già imponendo come coppia d’attacco di tutto rispetto.