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Sneijder il salva Inter: sotto pressione lui da il meglio. Ricordate…

Alessandro De Felice

Ranieri ha le idee ben chiare su quello che aspetta l’Inter stasera, non la partita della svolta, bensì un altro mattoncino per uscire dalla crisi più profonda che i nerazzurri abbiano dovuto afforntare negli ultimi 20 anni e oltre....

Ranieri ha le idee ben chiare su quello che aspetta l'Inter stasera, non la partita della svolta, bensì un altro mattoncino per uscire dalla crisi più profonda che i nerazzurri abbiano dovuto afforntare negli ultimi 20 anni e oltre.Stasera la parola d'ordine è vincere, anche senza convincere, servono i tre punti per dare slancio alla squadra in Champions e scacciare i brutti pensieri del campionato, per ritrovare fiducia e, magari, qualche interprete importante fin qui mancato.

Spazio dunque alla prudenza, con un Ranieri che sembra essere intenzionato a schierare un coperto 4-4-1-1 per far fronte all'offensività del 4-3-3- dei francesi. Cambia il modulo e cambiano soprattutto gli interpreti, con una difesa in emergenza, con il rientro di Thiago Motta, ma soprattutto con il ritorno sul trono nerazzurro del principe di Utrecht Wesley Sneijder.

Ranieri e tutta l'Inter si affidano al suo estro per riemergere dagli abissi in cui sono sprofondati, lui la luce che può illuminare questa Inter, lui il giocatore che più sa essere decisivo quando conta. La pressione lo stimola a dare il meglio, l'attesa lo esalta, le sfide sono il suo pane quotidiano. Ricordate tutto il suo esordio? Neanche arrivato a Milano con la curiosità di tifosi e giornalisti tutta incentrata su questo "scarto" galattico del Real, il folletto orange sfornò una prestazione maiuscola nel derby vinto con il Milan, ma quella non è l'unica partita in cui ha fatto vedere le sue doti sotto pressione.

Nella stessa stagione è stato il trascinatore della decisiva partita in Ucraina con la Dinamo, svolta fondamentale per il raggiungimento del Triplete, ha messo lo zampino nella Finalissima di Madrid e ha mantenuto livelli di rendimento altissimi soprattutto nelle partite che più contavano.

Anche la passata stagione, nonostante un inizio di campionato condizionato da una pessima forma post Mondiale e dai mille acciacchi che hanno colpito il suo fisico di cristallo, quando è stato chiamato in causa da Leonardo a far rivivere le speranze scudetto nerazzurre. lui c'era e ha dato il suo.

Un giocatore non può essere la salvezza di una squadra, ma può dare il là per ridestare gli animi assopiti dei compagni, per riportare quella luce che sembra essersi spenta ad Appiano, per ridestare la sete di vittorie. E' sempre pericoloso fare affidameno in un solo giocatore, soprattutto se delicato come Sneijder, ma se già a partire da stasera l'olandese, con la sua capacità di coinvolgere la squadra, riuscirà a spronare i suoi compagni a ritornar desti e pronti come due stagioni fa. allora ben venga in questo suo nuovo ruolo di capitano, di timoniere su un battelo che sembra essere alla deriva, ma con tutti i mezzi per riprendere la rotta giusta, quella che porta ai successi e alle vittorie.