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GastroInterite: malattia per la quale lo stomaco subisce nocumento nel momento in cui un essere umano guarda le partite dell'Inter. Una costante ormai, con l'Inter che va in tutti gli stadi d'Italia e d'Europa a rimediare figure di bassa levatura e a farsi umiliare da chicche sia. Anche la trasferta a Napoli non porta nulla di nuovo, con la solita squadra lenta e impacciata. Una costante ripeto.ANTE-POST. Il modulo di inizio gara sembra quello giusto, squadra coperta e che prova a ripartire, ma ogni volta che recupera palla, arrivati nella trequarti avverasaria non sa più cosa fare. Solito copione, solito leit motiv, poco da commentare. Le uniche emozioni, regalate dai nerazzurri, sono solo su twitter: un bel pò di ovvietà, un bel pò di news delle quali faremmo volentieri a meno, ma lì di certo non risparmiano gli indici. In campo poi diventa tutto differente. Non basta cambiare modulo e passare nel secondo tempo a un 3-5-2 per chiudere le fasce al Napoli. Il gol arriva su una disattenzione generale della nostra difesa, che si scioglie come burro ogni volta che viene attaccata. Sneijder e Forlan sono l'ombra di se stessi, Milito non incanta e il centrocampo è bello che compassato.VECCHIAIA. Il vero problema è che hanno ripreso il posto in squadra, gente che ormai da tre anni non calcava i campi di gioco con tanta continuità con la maglia dell'Inter. Stankovic da dodicesimo uomo del triplete diventa titolarissimo, Cordoba da 'uomo di spogliatoio' invece si trasforma in prima riserva e gioca più ora che ai tempi di Mancini. Non si capisce se sia un segnale quello che vuole lanciare Ranieri alla società, oppure se delle scelte logiche. Sta di fatto che Cambiasso si trascina in mezzo al campo, il capitano è l'ultimo a mollare ma è un trentanovenne e la squadra ne risente. Chiunque sa che il centrocampo è il reparto principale di ogni squadra e siamo riusciti a indebolirlo nel mercato di riparazione, come se ce ne fosse bisogno.
PER COLPA DI CHI? Il mister ha francamente poche colpe nell'amministrazione di questo grande e grosso circo. Le prova tutte, ma la squadra non risponde. In campo scendono i giocatori e se questi non corrono e fanno più la parte dei 'clown' che quella del 'leone', il tecnico testaccino può poco. Le colpe vengono dall'alto. Va bene il 'triplete' ma di acqua sotto i ponti ne è passata tanta. Se ci aggiungiamo che anche noi poi, facciamo acqua da tutte le parti...twitter @marcorizzo1986
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