"C’è chi parla di fase due dell’Inter di Suning, dando un senso alle operazioni di questa elettrizzante estate, dall’arrivo di Conte in panchina al colpo Lukaku. In effetti, dal punto di vista tecnico, e anche mediatico, stiamo assistendo a una pesante campagna di rafforzamento che mira a posizionare il club al vertice in Italia e a renderlo più competitivo in Europa". Apre così l'articolo de La Gazzetta dello Sport in merito alla gestione Suning dell'Inter: dal 2016, il colosso di Nanchino ha fatto investimenti e strategia "aggressive" sin da subito: aumento di capitale iniziale da 142 milioni, con la cifra che poi è salita a 474 nel giugno 2018. Per diminuire la soglia costi-ricavi, sono stati sottoscritti contratti commerciali da Suning e partner attorno a 100 milioni di euro. A queste cifre vanno sommati gli incassi del botteghino e i milioni generati dall'ingresso, per due anni di fila, in Champions League con il fatturato che è cresciuto fino ad arrivare oltre i 350 milioni di euro l'anno scorso.
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Soldi, sponsor, ricavi: la fase 2 dell’Inter di Suning. GdS: “E c’è ancora margine per…”
La Gazzetta analizza i "numeri" di Suning
NUMERI E MERCATO - Anche il bilancio, correlatamente, èandato migliorando: dai -60 milioni nel 2015-2016 si è arrivati al -17 nel 2017-2018. In più, i nerazzurri sono usciti dal Settlement Agreement con l'UEFA, sebbene sarà necessario rispettare i principi del FFP, ossia i -30 di deficit massimo negli ultimi 3 anni."Ecco perché avere alle spalle una proprietà forte come Suning (la holding fattura 70 miliardi di euro) è vitale per la cassa ma non è rilevante ai fini contabili. Per dire, nell’ultimo esercizio sono state necessarie plusvalenze per almeno 40 milioni, a fronte di una maggiorazione dei costi di altrettanti 40", spiega La Gazzetta che poi passa alla stagione 2019-2020: qui il saldo spese arriva a 85 milioni di euro, 24 dei quali sono per Lukaku a cui fa seguito l'acquisto di Conte (16 mln lordi). "Togliendo i risparmi derivanti dalle cessioni e il venir meno dello stipendio e della risoluzione di Spalletti, l’incremento netto dei costi di quest’anno è stimato al momento attorno ai 50 milioni. C’è da dire che l’Inter, avendo già raggiunto l’equilibrio contabile, un leggero margine d’azione ce l’ha, ma farà senz’altro leva sulle plusvalenze, oltre alla ventina di milioni di Karamoh e Puscas, e sulla crescita di altre voci di entrata. Suning non ha problemi a foraggiare la squadra, ma predica la sostenibilità", chiosa la Rosea.
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