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"Resta da capire se il colosso statunitense degli investimenti alternativi sarà intenzionato a gestire l'Inter e per quanto tempo, nel caso, lo farà. In Europa Oaktree ha diminuito la propria attività negli investimenti in equity, crescendo al tempo stesso nei finanziamenti soprattutto al settore immobiliare. In Italia sta uscendo dalle proprie (poche) partecipazioni. Quella in Banca Progetto, la challenger bank per la quale è in corso una trattativa di vendita con il fondo Centerbridge, e l'altra partecipazione nella società infrastrutturale romana Cebat, dove sempre in queste settimane è in via di svolgimento una procedura di vendita".
"La gestione di un club di calcio del livello dell'Inter, come ha dimostrato Elliott con il Milan dopo l'escussione con Yonghong Li, non è semplice da organizzare, anche se in questo caso Oaktree potrà contare su una struttura organizzativa e manageriale già definita e su un club ai vertici in Italia e in Europa. Come strategia Oaktree storicamente ha sempre dato autonomia al management delle proprie società e questa mossa potrebbe essere fatta anche all'Inter, dove i top manager sono stati tutti già rinnovati. Negli ambienti finanziari c'è tuttavia chi crede che Oaktree potrebbe avere solo una breve parentesi come azionista del club e che un compratore potrebbe materializzarsi in poco tempo. Alcuni investi-tori avrebbero bussato in questi giorni al fondo californiano", aggiunge il quotidiano.
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