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Spalletti cambia pelle all’Inter. Idea 4-3-1-2 con Icardi e Karamoh in attacco, Skriniar…

Il tecnico studi soluzione alternative al 4-2-3-1 di inizio stagione

Andrea Della Sala

Il successo dell'Inter contro il Bologna ha fatto capire come la squadra abbia diverse frecce nel suo arco per poter far male agli avversari. Non solo il 4-2-3-1 utilizzato fino a poco tempo fa, ma moduli e interpreti differenti. Se la prima Inter, quella delle vittorie e della testa della classifica, viaggiava in periferia, allargando e poi accentrando per Mauro Icardi, questa viaggia più per linee centrali. Rafinha sulla trequarti e Ivan Perisic da mezz’ala sono le due lampadine più luminose al momento.

Partiamo dal 4-2-3-1, ancora lui, ma con interpreti differenti. Perché potrebbe anche starci di vedere Borja Valero in panchina. Non per una bocciatura, ma semplicemente perché lo spagnolo ha giocato tantissimo finora - sempre titolare in campionato - e potrebbe necessitare di una pausa. La soluzione ora c’è. L’acquisto di Rafinha consente a Spalletti di sistemare il brasiliano dietro a Icardi sulla trequarti, ricomponendo la coppia Gagliardini-Vecino davanti alla difesa. I due tornerebbero a fornire una certa solidità alla mediana, consentendo di sfruttare ancora le accelerazioni e le idee di Yann Karamoh a destra. Senza dimenticare che Antonio Candreva esiste, resiste e lotta insieme a tutti gli interisti. L’esterno italiano ha altre caratteristiche ed è evidente che stia attraversando un periodo non proprio florido anche dal punto di vista della produzione di cross. Detto questo rimane uno su cui Spalletti conta per il presente e il futuro prossimo.

Nel frattempo Karamoh può essere sfruttato per la sua brillantezza e freschezza. Gli avversari ancora non lo conoscono e puntare sulla sua sfrontatezza potrà dare soluzioni diverse a Spalletti. Il quale domenica pomeriggio ha messo sul campo una versione ancora diversa. Perisic mezz’ala ha sorpreso tutti. Abituati come si era a vedere il croato liberare i cavalli sull’esterno, si è stati rapiti dalla scelta incanalarlo verso il centro. Non è una prova che rimarrà unica nel suo genere. Perché Spalletti proverà ancora questa via lasciando Karamoh libero di avvicinarsi o meno a Icardi come una fisarmonica e Rafinha senza compiti di copertura sulla trequarti. Semmai il prossimo passo di questo 4-3-1-2 potrebbe essere l’avanzamento di Skriniar davanti alla difesa. Lo slovacco ha provato questa soluzione in nazionale e i risultati sono stati soddisfacenti. Adesso che il mercato invernale ha regalato un centrale in più (Lisandro Lopez), Spalletti potrebbe sganciarlo dalla difesa e usarlo come vertice basso. Ai suoi fianchi Vecino e appunto Perisic per un centrocampo di assaltatori (a turno) in grado di stordire i meccanismi difensivi avversari.

(La Gazzetta dello Sport)