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Il successo dell'Inter contro il Bologna ha fatto capire come la squadra abbia diverse frecce nel suo arco per poter far male agli avversari. Non solo il 4-2-3-1 utilizzato fino a poco tempo fa, ma moduli e interpreti differenti. Se la prima Inter, quella delle vittorie e della testa della classifica, viaggiava in periferia, allargando e poi accentrando per Mauro Icardi, questa viaggia più per linee centrali. Rafinha sulla trequarti e Ivan Perisic da mezz’ala sono le due lampadine più luminose al momento.
Partiamo dal 4-2-3-1, ancora lui, ma con interpreti differenti. Perché potrebbe anche starci di vedere Borja Valero in panchina. Non per una bocciatura, ma semplicemente perché lo spagnolo ha giocato tantissimo finora - sempre titolare in campionato - e potrebbe necessitare di una pausa. La soluzione ora c’è. L’acquisto di Rafinha consente a Spalletti di sistemare il brasiliano dietro a Icardi sulla trequarti, ricomponendo la coppia Gagliardini-Vecino davanti alla difesa. I due tornerebbero a fornire una certa solidità alla mediana, consentendo di sfruttare ancora le accelerazioni e le idee di Yann Karamoh a destra. Senza dimenticare che Antonio Candreva esiste, resiste e lotta insieme a tutti gli interisti. L’esterno italiano ha altre caratteristiche ed è evidente che stia attraversando un periodo non proprio florido anche dal punto di vista della produzione di cross. Detto questo rimane uno su cui Spalletti conta per il presente e il futuro prossimo.
Nel frattempo Karamoh può essere sfruttato per la sua brillantezza e freschezza. Gli avversari ancora non lo conoscono e puntare sulla sua sfrontatezza potrà dare soluzioni diverse a Spalletti. Il quale domenica pomeriggio ha messo sul campo una versione ancora diversa. Perisic mezz’ala ha sorpreso tutti. Abituati come si era a vedere il croato liberare i cavalli sull’esterno, si è stati rapiti dalla scelta incanalarlo verso il centro. Non è una prova che rimarrà unica nel suo genere. Perché Spalletti proverà ancora questa via lasciando Karamoh libero di avvicinarsi o meno a Icardi come una fisarmonica e Rafinha senza compiti di copertura sulla trequarti. Semmai il prossimo passo di questo 4-3-1-2 potrebbe essere l’avanzamento di Skriniar davanti alla difesa. Lo slovacco ha provato questa soluzione in nazionale e i risultati sono stati soddisfacenti. Adesso che il mercato invernale ha regalato un centrale in più (Lisandro Lopez), Spalletti potrebbe sganciarlo dalla difesa e usarlo come vertice basso. Ai suoi fianchi Vecino e appunto Perisic per un centrocampo di assaltatori (a turno) in grado di stordire i meccanismi difensivi avversari.
(La Gazzetta dello Sport)
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