Domenica sera i riflettori di Inter-Napoli saranno puntati soprattutto su un calciatore: Marcelo Brozovic. Il centrocampista croato è infatti una creatura di Luciano Spalletti, che lo ha reso uno dei registi più forti a livello internazionale grazie alla sua invenzione di metterlo davanti alla difesa. Come ricorda Tuttosport: "Undici marzo 2018, allora, come domenica prossima, si giocava Inter-Napoli a San Siro. In quella partita Luciano Spalletti si trovava sulla panchina nerazzurra e dopo averlo provato in diverse posizioni, da mezzala nel 4-3-3 o da trequartista nel 4-2-3-1, ovvero i ruoli dove anche i suoi precedessori avevano tentato di dare un’identità allo scostante centrocampista croato, piazzò “Brozo” davanti alla difesa, nei due mediani, al fianco di Gagliardini.
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Inter, Spalletti ha cambiato la vita di Brozovic: “Domenica Marcelo gli dirà…”
Il croato nella posizione attuale è una sua creazione, come quelle che in passato fece per esempio con Perrotta, Totti, Pjanic e Nainggolan, a cui cambiò ruolo e prospettive
La partita contro l’undici di Sarri terminò 0-0, ma l’Inter mostrò un volto differente, con più equilibrio e trame di gioco più fluide e Brozovic fu senza dubbio il migliore in campo. E la sua carriera in quella serata cambiò, così come il destino dell’Inter. Domenica Brozovic ritroverà per la prima volta da avversario il tecnico che gli ha cambiato la vita. Perché diciamocelo: se il croato è diventato un bel cigno dopo essere stato per anni un brutto anatroccolo, un centrocampista fra i più richiesti d’Europa dopo essere stato “mister discontinuità”, lo deve a Spalletti.
Il perché della scelta
Il croato nella posizione attuale è una sua creazione, come quelle che in passato fece per esempio con Perrotta, Totti, Pjanic e Nainggolan, a cui cambiò ruolo e prospettive. «Con Brozo ho commesso un errore involontario - disse Spalletti il 3 aprile del 2018 dopo le prime tre ottime gare di fila da regista -, perché tutti i numeri e le giocate che faceva portavano a dire che fosse rischioso metterlo davanti alla difesa, si pensava fosse uno molto anarchico. Averlo responsabilizzato e avergli creato un recinto lo fa sentire più importante, lo fa comandare. Giocando lì fa più contrasti, perde meno palloni, fa viaggiare la palla più velocemente: è un giocatore forte in quel ruolo lì». Domenica arriverà Spalletti e forse Brozovic, più di altri, salutandolo gli dirà «grazie mister»", conclude il quotidiano.
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