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Spalletti: “Con la Juventus si vedrà chi ne ha di più. Non concederemo nulla. L’Inter…”

L'allenatore nerazzurro, dopo la partita con il Chievo, ha incontrato i giornalisti nella sala stampa del Meazza

Eva A. Provenzano

Nel momento in cui serviva l'Inter non ha sbagliato e questa è la prima buona notizia del giorno. La seconda è che la formazione nerazzurra ha vinto 5-0 contro il Chievo ed è prima in classifica e alla prossima giornata di campionato incontrerà la Juventus di Allegri, diretta rivale per un posto in Champions. Perché al Meazza si parla ancora espressamente solo di quello, dell'obiettivo iniziale, da non dimenticare, da tenere lì davanti agli occhi senza troppi giri di testa, senza troppe illusioni perché la strada è lunga e il campionato si sta facendo appassionante. E i tifosi nerazzurri hanno dato merito alla squadra, ma anche soprattutto a Luciano Spalletti. L'allenatore nerazzurro sta conquistando la piazza con i punti, i risultati, le parole dette mai a caso, quando serve, quando è necessario scoccare una freccia a favore di questo o quell'altro giocatore facendo sentire tutti parte di un gruppo. Alla fine della partita, il tecnico ha incontrato in sala stampa i giornalisti presenti a San Siro, ci siamo anche noi di FCINTER1908.IT  e vi riportiamo le sue parole:

-Oggi pomeriggio l'Inter ha giocato con tutti i cinque sensi accesi, è un aspetto sul quale ha lavorato? 

Il fatto della qualità viene sempre se ci dividiamo tutte le cose. Oggi nelle corse siamo stati squadra, abbiamo accorciato tutti le distanze, lo facevamo tutti, è quello il discorso. Ti resta più fiato, più lucidità per poi creare, avere più forza nelle conclusioni, negli attacchi agli spazi, la squadra è stata in campo in maniera corretta ed è stata in equilibrio, ha fatto quello che doveva per creare disturbo al Chievo e si è fatta trovare pronta sulle qualità degli avversari, il Chievo resta una realtà importante di questo campionato. 

-Qual è il segreto di questa Inter che si dimostra all'altezza della Serie A?

Quest'anno l'Inter ha migliorato la classifica, il segreto è che i giocatori giocano di squadra e questa è la strada da seguire. 

-Impressione di più per la Juve di Napoli o questa Inter? Che stimolo hai rispetto alla partita contro la Juve a Torino dove l'Inter di solito subisce? 

La Juventus fa vedere di cambiare faccia da partita a partita dove credi di aspettarti una cosa e invece la trovi differente e mette l'intera squadra nelle condizioni di cambiare. Ha forza individuale, personalità, la storia che si porta dietro in questi ultimi anni. Sarà una partita tosta. Sarei sorpresa se i miei giocatori avessero timore di giocarsi questa partita. Quale sensazione migliore che guardarsi in faccia e vedere chi ne ha di più? Lo stadio porta convinzione nella testa dei giocatori, però è anche vero che per essere calciatori dell'Inter sono cose che non devi subire quando ci giochi contro. Devi gestire queste cose nella considerazione del nome che porti, verrà fuori un bello spettacolo, se loro prevarranno non sarà perché siamo noi a concedere, ma perché loro saranno bravi.

-La Juventus risentirà della partita in CL? Cosa ha imparato con la Roma sulla Juventus? 

Non dobbiamo fare niente di diverso rispetto a quello che stiamo facendo finora. Per avere una classifica importante abbiamo parlato di una mentalità da mettere dentro qualsiasi partita. Abbiamo personalità da esibire nei contrasti, nelle performance individuali, nel contesto in cui si va a giocare in uno stadio così importante. C'era da fare una crescita e ora ci sono delle cose da consolidare, negli anni precedenti c'erano stati alti e bassi e non si era mai partiti in maniera definitiva. Ma ora questa squadra ha una struttura che crea tranquillità per andarla a giocare, deve essere così. I giocatori della loro formazione base sono 22, noi sono 13-14. E' stata fatta questa scelta per far crescere autostima, se avessimo vinto con tanti diversi giocatori non avevo un pacchetto, una forza sicura che mi potesse sostenere. Poi non è detto che ho scelto sempre i più bravi. Io non boccio nessuno, io scelgo. Se vi dico di fare la formazione, tutti scrivete una cosa diversi e tutti scrivono moduli diversi. E' una scelta in base a quello che ti sembra il dover portare il discorso o quello che ti dà più vantaggio al momento. Si diceva che avevamo un centrocampo leggero, ma i contrasti li hanno fatti e siamo migliorati anche nel possesso palla. Perché poi quello arriva, ti fa ricredere e te la spiega tutta a te professore. Sono altri titolari e non risolve. 

-Maran vittima predestinata. L'Inglese visto oggi può dare un altro tipo di gioco a Napoli?

Inglese li dà a tutti i suoi numeri, è un calciatore fisicamente forte, sa fare il gioco aereo e anche palla a terra. E' forte come il Chievo, poi ci sta che si incontrano degli avversari in un momentaccio, ma alla prossima faranno bene come sempre perché sono una bella realtà del nostro campionato. 

(Fonte: FCINTER1908.IT, dal Meazza Eva A. Provenzano)