Spalletti: “Potevamo fare meglio. Messo in campo orgoglio e voglia, episodi decisivi”

L'Inter perde 1-2 a San Siro con il Sassuolo e ora deve sperare in una vittoria del Crotone per mantenere vivo il discorso Champions. Dopo la pesante sconfitta subita coi neroverdi, il tecnico dell'Inter Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa:

Cosa è mancato? Problema di testa? Pochi uomini con gol nelle gambe?

"E' un risultato pesante, nello spogliatoio c'è l'aria di quella che era l'importanza di questo risultato che non siamo riusciti a portare a casa. Magari in maniera disordinata ma la partita la abbiamo fatta. Non ci siamo incastrati subito addosso, a fare queste scalature davanti. Sotto l'aspetto delle occasioni create e della supremazia territoriale abbiamo fatto molto bene, abbiamo sbagliato dei gol e concesso qualche ripartenza di troppo. Bravi loro, Politano e Berardi sono questi due calciatori qui". 

Perché l'Inter a Udine aggredisce subito e oggi subisce la partita, l'ambiente. Ripetuti degli psicodrammi. Tutto finito?

"Al 20' 2-0 per voi, io sono meno bravo. A parlare è più facile, a farlo è più difficile. Loro venuti qui belli motivati, senza tensione, hanno giocato liberi di testa. Noi meno bravi ad incastrarci, a essergli subito addosso. E poi gli episodi, loro meno di noi ma li hanno capitalizzati... Noi molti di più e non li abbiamo portati a casa. Passato il tempo ci siamo innervositi e non siamo stati puliti nelle scelte. Messo in campo orgoglio e voglia che è da applaudire". 

In campo con le famiglie, approccio sbagliato? 

"No, viene fatto da tutte le parti. Lo fanno in tanti di salutare il pubblico l'ultima partita in casa, le famiglie sono sempre un valore aggiunto. L'altra settimana avevamo registrato un video coi bambini per i papà... Ci sono gli avversari e le casualità, oggi successe 2-3 casualità che ci hanno girato contro. Potevamo fare meglio, le situazioni c'erano. Potevamo essere più determinati in quei momenti che ci sono costati il giocare una partita più sporca e più difficile per le rincorse fatte".