FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

copertina

Spalletti: “Fondamentale vincere per la missione dell’Inter. Più tranquilli per la Champions”

Il tecnico dell'Inter ha parlato dopo il successo sul Cagliari

Andrea Della Sala

Dopo Tottenham, Sampdoria e Fiorentina, l'Inter cala il poker e batte il Cagliari grazie a una rete di Lautaro Martinez al 13' e al raddoppio di Politano all'89'. Al termine della partita il tecnico dell'Inter Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa, presente anche l'inviato di FCINTER1908:

Tre punti d'oro, Lautaro subito protagonista.

"Come a Sassuolo, subito protagonista anche lì ha giocato subito. La domanda è: può giocare con Icardi? Sì e lo ha già fatta. Due giocatori sopra palla questa squadra ora non se li può permettere, qualcuno poi ci deve correre verso l'area. Dentro l'area ha un peso importante, è un giocatore forte, poi però ci sono anche gli equilibri di squadra. Dalbert ha dato risposte importanti. Era fondamentale vincere avendo inserito 4-5 giocatori che non avevano giocato. Ora abbiamo qualche giorno prima della prossima, ma da domani i giocatori cominciano a bruciare perché la Champions è una competizione importante. Se non stai bene fisicamente quel pensiero dentro ti si raddoppia e a noi succede perché molti non l'hanno mai fatta quella competizione lì. Essere col muscolo libero e diluire meglio il carico è importantissimo".

Confermi che il cambio modulo si può fare in corsa, ma questa è la situazione che ti dà più sicurezza

"Quando perdiamo 4-5 palloni di fila che non dovremmo perdere... se non si ha una difesa forte come quella di stasera poi gli avversari qualche buco lo trovano. Dobbiamo crescere sotto l'aspetto di dominare il gioco, abbiamo buttato via molte cose, molti metri che non ci possiamo permettere di perdere e poi la difesa ci ha messo una toppa. Tutti sono stati sotto palla, anche Lautaro a volte. Aveva chiesto il cambio, ma poi si sono accumulate diverse situazioni. Abbiamo concesso poco, di vere e proprie occasioni non ne abbiamo concesse. Abbiamo fatto una buona partita". 

La differenza tra primo e secondo tempo è stata più una questione mentale?

"Nell'Inter è sempre e solo una questione mentale, non c'è altra situazione. E' questo fatto dell'importanza della missione che abbiamo, di riportare l'Inter dentro una classifica nobile, dove tutto il movimento nerazzurro possa essere orgoglioso di quanto facciamo".

Campionato già chiuso, con Juve di un altro pianeta o non sono invincibili?

"Noi lo dicevamo all'inizio che hanno un po' di cose. Loro di farsi trovare in cima alla classifica l'hanno messa a posto questa cosa. Hanno ricambi importanti, Allegri cambia molto e riesce a essere sempre con 6-7 giocatori freschi. Hanno quello spessore, quel livello, quell'autoconvinzione, la sanno tutta la storia per stare ad alti livelli. Noi ancora dobbiamo mettere a posto delle cose. Noi vogliamo avere questa appartenenza dentro l'Inter, noi apparteniamo all'inter, siamo qui per lavorare giorno dopo giorno per migliorare l'Inter, lo dobbiamo fare per tutto ciò che ci circonda. L'Inter è una squadra conosciuta e amata nel mondo. Il desiderio di riuscire a raccontare qualcosa del genere è la vittoria fondamentale, riuscire a raccontare di aver ridato onore e forza a tutto l'amore che ci circonda".

E' sempre una questione di testa, si può allenare questa mentalità?

"Quanto successo stasera ci dà una mano, non ce la possiamo fare soltanto in 11. Poi c'è chi non è contento di non aver giocato, ma chi ha giocato sa che recupera peggio da questa partita. Solo dopo ci si accorge di che costo abbia aver giocato questa partita. Questi risultati aiutano ad avere conoscenza e tranquillità, ora affronti 3-4 giorni carichi di tensione in un modo migliore".

Quella palla data a Candreva e la rincorsa per recuperare i palloni è la foto di Nainggolan. Però si accende ancora poco, Deve recuperare ancora la migliore condizione?

"Se prima era 6, ora 6-. Ha perso qualche pallone che è maestro nel gestire. Poi ti sembra che sia finito e poi ti fa quegli strappi clamorosi, un po' come Ivan. Ha visto il pericolo e poi ha sparecchiato. Io lo conosco bene e riesce a farne di più di queste cose. Nell'uno contro uno si fa largo con le finte, vince un contrasto, strappa, va dove vuole andare e questo ancora lo fa poco. A Candreva ha dato una bellissima palla, peccato poi non si è fatto gol perché era una bella azione". 

tutte le notizie di