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Spalletti e il dilemma del trequartista. B. Valero, Brozo, J.Mario, Eder e due nuove idee

Andrea Della Sala

Il tecnico non ha un vero e proprio 10 e pensa anche alle soluzioni Candreva e Perisic

A tenere banco in casa Inter in queste ultime settimane è la scelta del trequartista. Il tecnico Spalletti non ha uno specialista del ruolo, ma ha tanti giocatori che possono occupare quella zona di campo. Sono addirittura sei più Vecino che sotto il lavoro dell'allenatore potrebbe diventare importante. Un vero e proprio trequartista non c'è, un 10 con i tempi di giocata e così ci si adatta e si adattano. L'allenatore dell'Inter, finora, ne ha ruotati tre dietro a Icardi: tre volte Borja Valero – contro Bologna, Crotone e Spal –, due Brozovic – contro Fiorentina e Genoa – e una Borja Valero – contro la Roma – senza trovare la soluzione definitiva. Ai tre utilizzati va aggiunto Eder che da subentrante è quasi sempre finito alle spalle di Icardi e le due ali, Antonio Candreva e Ivan Perisic, che potrebbero essere le prossime soluzioni «spallettiane».

BORJA VALERO - Finora lo spagnolo non ha saltato alcuna gara di campionato. Ciò che non manca allo spagnolo è la capacità di costruire calcio e vedere spazi dove altri vedono ostacoli. Eppure l’età e le partite ravvicinate lo hanno reso lento e prevedibile.

BROZOVIC - Avrebbe caratteristiche da trequartista moderno: falcata per l’inserimento negli spazi, più bravo a farsi trovare in posizione buona per segnare che avvicinare un compagno alla porta, ma ha il difetto a estraniarsi troppo spesso dalla partita. Il che abbassa il livello di affidabilità.

EDER - Utilizzato in quel ruolo solo a gara in corso, come tutte e quattro le sue presenze finora. Dalle spalle di Icardi porta sostegno continuo al capitano ed è pericoloso in zona gol, ma se deve sdoppiarsi anche nelle funzioni senza palla, rischia di perdere lucidità.

JOAO MARIO -Il più utilizzato in quella parte di campo finora. Perché di tutti – non per il numero di maglia, il 10 – è colui che più si avvicina all’idea di trequartista. Il suo incedere lento però lo condanna a rincorse degli avversari che rischiano di costringere i compagni a recuperi frettolosi.

CANDREVA - Non ha ancora segnato ma ha fornito un assist, potrebbe rispolverare certe sue attitudini più da mezz’ala che da trequartista.

PERISIC - Dove lo metti molto probabilmente sta (3 gol e 3 assist finora giusto per ricordare) anche se accentrarlo vorrebbe dire privarsi di un’ala eccezionale. Sotto traccia, intanto, Spalletti potrebbe insistere sulla «formazione» di Vecino. L’uruguaiano non ha la stessa forza fisica di Radja Nainggolan, ma ha caratteristiche che potrebbero adattarsi anche a quella posizione.

(La Gazzetta dello Sport)