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Spalletti è l’anima dell’Inter. L’ha riportata in Champions, la difende e ha una missione

Eva A. Provenzano

Il tecnico ha fatto sua la squadra nerazzurra e i tifosi lo sentono e sono dalla sua parte

L'anima dell'Inter è Luciano Spalletti. Non ha dubbi il Corriere dello Sport che dell'allenatore nerazzurro scrive: "Un passato mai rinnegato da tifoso della Fiorentina e da allenatore passionale della Roma, un presente da tecnico con il sangue nerazzurro che gli scorre nelle vene. I tifosi lo amano non solo per le sue scelte di formazione, ma anche per il modo che ha di porsi, di difendere la loro squadra dagli attacchi che arrivano dall’esterno".

E l'uomo che per eccellenza ha difeso più di tutti il club quando la allenava è stato José Mourinho, per questo scatta il paragone tra i due. "Spalletti sta rivestendo lo stesso ruolo di José Mourinho quando il portoghese sbarcò alla Pinetina nel 2008. Lucio però sta facendo i conti con una difficoltà in più", si legge nell'articolo di Ramazzotti che si riferisce al fatto che Mancini aveva aperto la strada delle vittorie al portoghese e invece il tecnico toscano sta cercando di ricostruire l'Inter dopo averla riportato lui stesso in Champions League al primo anno. 

GLI EPISODI - Tanti gli esempi riportati che sottolineano come il mister stia difendendo dai fattori esterni la squadra come quando, dopo la vittoria nell'ultima giornata, quella contro la Lazio che ha sancito il ritorno in Europa dopo anni di sola Serie A, ha prima lasciato i suoi giocatori a festeggiare in campo, poi è andato sotto la Curva per gioire con i tifosi. Nel dicembre del 2017 aveva replicato immediatamente ad un dipendente della Juve che aveva parlato di interisti destinati alle fogne. E l'ultimo episodio in ordine cronologico e quell'urlo in telecamera al terzo gol della partita contro la Samp, dopo due annullati al VAR era arrivato quello che è valso i tre punti, all'ultimo minuto. Un'esultanza liberatoria che ha pagato cara, cinquemila euro con la squalifica per una giornata cancellata poi dal ricorso del club.

"Migliorare l'Inter è il mio unico pensiero", ribadisce e sottolinea quanto sia concentrato sui colori nerazzurri. Ai tifosi questo piace, tantissimo. "Non va alla ricerca di facili simpatie e anzi, attraverso i costanti riferimenti al popolo nerazzurro, fa capire ai giocatori a chi devono rispondere in caso di prestazioni deludenti. Lucio sente di avere alle sue spalle un esercito, quello dei 60.000 sempre presenti quando Icardi e compagni giocano in casa, e lo sfrutta. Come faceva Mourinho", scrive ancora Ramazzotti. E come Mou deve vincere, quello consacrerebbe lui e la sua Inter agli occhi dei tifosi interisti che intanto ci sono sempre, si vedono e si sentono. 

(Fonte: Corriere dello Sport, 02-10-2018)