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Un posto da titolare con la maglia dell'Italia contro Macedonia e Albania. Qualche errore e una condizione psico-fisica ancora non ottimale, a conferma di un inizio di stagione tutt'altro che ai livelli del suo inizio di avventura all'Inter. L'impatto di Roberto Gagliardini col mondo nerazzurro era stato quasi devastante: prestazioni da voti altissimi in pagella, personalità straripante e un centrocampo già preso in mano al primo tocco di palla. Poi, un'evidente involuzione, che se da una parte non ha scalfito la fiducia che il popolo interista e Spalletti hanno nei suoi confronti, dall'altra è il sintomo che al momento per l'ex Atalanta non gira tutto al momento giusto.
Le due partite con la maglia dell'Italia, nonostante non siano state segnate da prestazioni indimenticabili, potrebbero anche rappresentare un punto di ripartenza per Gagliardini per un riscatto con la maglia dell'Inter. Magari, a cominciare già dal derby di domenica sera contro il Milan. Lui, anche sui social, si è dimostrato carico e pronto alla grande sfida. In queste prime sette giornate di campionato, infatti, "Gaglia" si è dovuto continuamente giocare il posto con Matias Vecino e con Borja Valero, entrambi leggermente avanti nelle gerarchie di Luciano Spalletti. La sorpresa è però dietro l'angolo e non è detto che lo stesso allenatore nerazzurro non decida di puntare su di lui per il derby della Madonnina.
Sette giornate di campionato in cui Gagliardini ha messo insieme 6 presenze per 227' minuti totali, una media di 38 minuti a partita. Un po' pochi, per uno che doveva prendersi il centrocampo nerazzurro e che nelle prime sei presenze della sua avventura in nerazzurro aveva giocato tutti i minuti di tutte le partite. In quella seconda parte del 2016-17 sarebbero arrivati in totale 19 presenze, 2 gol e un assist. Le ultime due voci mancano ancora in questo 2017-18, ma le probabilità che vengano presto aggiornate sono molte. Del resto, quello che gli chiede Spalletti è proprio personalità in entrambe le fasi, compresa quindi la zona gol, dove Roberto può e deve fare di più. L'allenatore nerazzurro crede in lui, come tutti i tifosi dell'Inter. E chissà che l'occasione non arrivi presto. Magari, a cominciare da domenica sera...
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