- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
copertina
Nel lavoro del nuovo tecnico dell'Inter Spalletti, non c'è solo il campo. L'allenatore sta lavorando anche molto sulla testa dei suoi giocatori; l'ex Roma ha iniziato a parlare singolarmente ai suoi calciatori e già si vedono i primi risultati: l’indolente Miranda si è trasformato in un leader, Nagatomo ha ridotto al minimo sindacale le amnesie difensive, D’Ambrosio ora può anche prendere tre «cazzotti» da Perotti all’Olimpico ma resta sempre in piedi e alla fine il pugno giusto lo piazza lui. Lo stesso vale per Candreva, che non ha mai fatto mancare le sue discese sulla destra, ma ora sembra più convinto e ci crede di più. Joao Mario aveva chiuso la scorsa stagione abbandonando la panchina assieme a Gabigol, ora reagisce agli stimoli del tecnico e anche quando entra nella ripresa riesce a dare il suo contributo, cambiando la partita. Anche Gagliardini che aveva iniziato non bene la stagione, grazie al lavoro è riuscito a riemergere e a essere protagonista con la Spal.
Spalletti è sicuro che presto che batteranno un colpo anche Brozovic e Ranocchia. Il difensore attende la sua occasione. Il croato ne ha già avute due (con Fiorentina e Spal), ma è ancora troppo caotico e spesso perde palloni che possono diventare letali. Eppure Luciano sul sacro quaderno ha annotato pure l’innesco dell’azione del 2-0 e un paio di guizzi. Ed è convinto di vincere anche questa scommessa.
(La Gazzetta dello Sport)
© RIPRODUZIONE RISERVATA