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Spalletti ha votato Mkhitaryan, l’Inter si gioca la carta Joao Mario. Al tecnico è stato promesso che…

Francesco Parrone

I limiti di manovra dell’ Inter sono ridottissimi: deve riuscire a ottenere un prestito con semplice diritto di riscatto e non obbligo

Tra Fair Play finanziario e restrizioni del governo cinese, i limiti di manovra di corso Vittorio Emanuele sono ridottissimi e, inevitabilmente, condizionano le scelte finali. Secondo il Corriere dello Sportè altrettanto vero, però, che i giudizi tecnici non possono essere completamente trascurati: si devono prendere elementi utili alla causa, non semplici aggiunte, tanto per far numero. Ebbene, in questo senso, la preferenza di Spalletti per un rinforzo nel settore avanzato va a Mkhitaryan, che precede sia Deulofeu sia Pastore.

Il tecnico toscano ha ribadito il suo “voto” anche nel vertice andato in scena ieri nel tardo pomeriggio nella sede nerazzurra. Gli è stato garantito che verrà fatto di tutto per accontentarlo, ma è stato pure ribadito che certi limiti non possono essere aggirati.

Tornando a Mkhitaryan, i motivi della predilezione spallettiana non sono difficili da intuire. Il suo calcio, tanto per cominciare, è certamente più verticale, rispetto a quello di Pastore. Inoltre, anche se i numeri non lo celebrano come goleador (ultima stagione in doppia cifra: 2015/16 in maglia Borussia Dortmund), all’armeno non disdegna frequentare l’area avversaria. Da sottolineare anche la sua duttilità, visto che può essere dirottato sia a destra sia a sinistra: in sostanza diventerebbe anche l’alter-ego di Perisic o Candreva. Che poi sarebbe l’eventuale ruolo di Deulofeu, che, però, arriverebbe solo come alternativa di lusso.

Le limitazioni economiche costringono l’Inter a lavorare sostanzialmente sui prestiti, con semplice diritto di riscatto e non obbligo. La missione, dunque, è strappare la disponibilità del Manchester United. Probabile che i Red Devils vogliano prima verificare l’interesse del Borussia Dortmund. Finora, però, la squadra giallonera non si è mossa in maniera concreta, anzi, almeno ufficialmente, sta provvedendo a gettare acqua sul fuoco in merito all’eventuale ritorno di Mkhitaryan. Ma l’Inter ha comunque un’importante carta da giocare: Joao Mario. Che il portoghese sia in uscita è fatto noto, tuttavia, tenuto conto che 17 mesi fa è stato pagato 45 milioni di euro (bonus compresi), è complicato non andare incontro ad una minusvalenza. Insomma, una soluzione potrebbe essere mettere in piedi uno scambio di prestiti, con la promessa di riaggiornarsi a giugno per discutere definitivamente dei cartellini. Ad ogni modo, se Mkhitaryan piace all’Inter, Joao Mario piace a Mourinho. Resta ancora da capire, però, se lo “Special One” sia disposto a sacrificare l’armeno pur di portare all’Old Trafford il suo connazionale. Alla luce della nuova bocciatura dopo la scialba prestazione con il Southampton, la pista non sembra sbarrata.

(Fonte: Pietro Guadagno, Corriere dello Sport 3/1/18)