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Nonostante la vittoria nel derby e il conseguente sorpasso in classifica sul Milan, le strade dell'Inter e di Luciano Spalletti sono destinate a separarsi al termine della stagione: ne è convinto il Corriere della Sera, che spiega i diversi motivi che porteranno all'addio del tecnico di Certaldo, il cui contratto con il club nerazzurro (rinnovato solamente la scorsa estate) scade nel giugno 2021.
"Nonostante la vittoria nel derby sono ben poche le possibilità che, nonostante altri 2 anni di contratto, possa allenare l'Inter anche nella stagione che verrà. E sotto sotto, al di là delle battute, il primo a saperlo è proprio lo stesso Spalletti. Tante, troppe, situazioni negative oltre a quella di Icardi, si sono verificate nello spogliatoio e non sempre sono state gestite in modo politicamente corretto dal tecnico. E hanno finito per condizionare il rendimento della squadra che, come nella passata stagione, continua a non avere un minimo di continuità. Dopo le prime 4 giornate di campionato Icardi e soci avevano già 8 punti di distacco dalla Juve. A inizio del ritorno l'Inter ha fatto ancora peggio: 1 punto nelle prime 3 giornate. E poi le 3 eliminazioni da Champions, coppa Italia e, soprattutto, quella molto deludente dalla Europa League. Basta e avanza, insomma, perché Beppe Marotta possa avere altre idee in testa per la panchina dell'Inter nella prossima stagione".
CORSA A DUE - "Il prescelto è e resta Antonio Conte e se l'Inter non riuscisse a portare l'ex allenatore del Chelsea a Milano, si punterebbe su Maurizio Sarri che è la seconda scelta. Luciano Spalletti potrebbe rimanere solo se sia Conte che l'ex tecnico del Napoli dovessero dire no a Marotta. L'Ad per l'area tecnica, tra l'altro, non sta avendo dal suo allenatore neppure quell'aiuto che aveva richiesto, per trovare una soluzione alla telenovela Icardi".
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