Nei suoi primi 7 mesi da allenatore dell’Inter, quali sono state la partita più bella e la più brutta della sua squadra?
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Spalletti: “Il mio futuro è riportare l’Inter in Champions. Icardi sta bene qui, Perisic…”
«Più volte io stesso ho evidenziato come ancora non siamo riusciti a esprimere in pieno le nostre potenzialità e di conseguenza anche l’idea di gioco che abbiamo finisce per restare spesso... con il freno a mano tirato. Ritengo però che il concetto di giocare bene o male sia molto relativo: nella prima parte del campionato abbiamo mostrato un’identità di squadra molto marcata, magari caratterizzata soprattutto dalla solidità difensiva e dal cinismo offensivo. Tuttavia un’idea distintiva di come interpretare le gare ci ha permesso di conquistare molti punti».
Lei ha detto “A fine stagione parleremo del mio futuro e faremo i conti in base ai risultati ottenuti dopo un anno di lavoro insieme”. I tifosi devono preoccuparsi e pensare che le strade di Spalletti e dell’Inter potrebbero separarsi?
«A fine anno si fanno gli “inventari” in tutte le aziende e vengono fuori i numeri e le analisi che possono far cambiare idea a chiunque. Lavoro ogni giorno con il massimo impegno per poter restare all’Inter il più a lungo possibile, magari raggiungendo anche qualche risultato importante».
Se la Figc pensasse a Spalletti per la panchina azzurra, cosa risponderebbe?
«Che il mio futuro è sempre quello che sto vivendo e la squadra che sto allenando. Difficile raggiungere obiettivi se non sei dentro anche al tuo futuro. Quindi il mio futuro in questo momento è riportare l’Inter in Champions».
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