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Non è affatto svanita, in Luciano Spalletti, l'amarezza per la dura sconfitta rimediata dalla sua Inter a Bergamo contro l'Atalanta nel match di ieri alle 12.30 all'Atleti Azzurri d'Italia. Intervenuto ai microfoni di Sky Sport in collegamento da Coverciano in occasione delle votazioni per la Panchina d'Oro, l'allenatore nerazzurro ha commentato quanto accaduto contro la squadra di Gian Piero Gasperini, non nascondendo la sua delusione:
DISPIACERE - "I rumori? Dipende da chi vengono. Quelli a strisce nerazzurri sono rumori di dispiacere, perché ormai avevamo abituato i nostri tifosi a ben altre partite e a un comportamento differente. Questa partita dice che i nostri blackout si sono diradati, ma non sono ancora scomparsi. Rimane un po' il nostro difetto, bisogna lavorarci e metterci mano. Ho imparato un po' a star dentro le situazioni che mi capitano da un punto di vista professionale, l'analisi parta soprattutto da me, se ho fatto il lavoro nella maniera corretta. Ci trovo delle scelte sbagliate in base a come è andata la partita. Il risultato della gara dice questo. I tre elementi in mezzo erano puliti prima di questa partita, ma visto il dispendio mentale e fisico della partita di martedì ha pesato, anche per il Barcellona, visto il loro risultato".
PARAGONE CON MOURINHO - "Deve servire di stimolo. Se per quello che ha fatto tutti gli interisti si sono sentiti chiamati dal suo gesto, significa solo una cosa: i contratti ti fanno essere lì con la squadra per la lunghezza dello stesso, ma sono i successi che ti permettono di entrare nella storia e di sentire ogni volta il boato della Curva Nord".
ALLEGRI - "Panchina d'Oro? Ho votato per Allegri perché è un grande allenatore: è difficile rimanere tanti anni su una panchina e vincere come ha fatto lui".
SOGNI IN NERAZZURRO - "Si vedrà in fondo cosa riusciremo a ottenere, ma il nostro lavoro, considerato da dove siamo partiti, è una cosa da sottolineare, ha un valore. Cercheremo ancora di migliorare il nostro percorso per dare ai tifosi una squadra solida, che ha un carattere definito dove si riconosce il marchio Inter. Ci accostate sempre alla Juventus, ma siamo partiti troppo indietro. E' ancora breve il percorso che abbiamo fatto. Discorso da fare anche in confronto al Napoli. Si deve fare un discorso a livello strutturale in modo completo".
(Fonte: Sky Sport)
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