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Spalletti: “Qualità significa correre al massimo. Champions? Inter, devi vincere 6-7 gare”

Andrea Della Sala

Il tecnico ha parlato dopo aver ricevuto a Empoli il premio Amarini

Il tecnico dell'Inter Luciano Spalletti ha ricevuto ieri il premio Albano Amarini. Durante la serata, ad Empoli, l'allenatore ha anche parlato del momento della Serie A e della situazione dei nerazzurri, dopo il pareggio col Napoli:

QUALITA' - «Tutti i giocatori che approdano in serie A hanno qualità. Il mio concetto di qualità comprende anche la personalità e la voglia di correre sempre a duemila all’ora. Quando incontri il Napoli sei costretto a fare giocate a duemila all’ora, quando invece incontri il Crotone dobbiamo imporci noi di fare sempre giocate a duemila all’ora. Quello deve essere il nostro standard. Spesso, invece, contro squadre più deboli abbiamo l’impressione di poter scegliere. Di poter andare più piano. Accettando di esibirci a un livello molto inferiore. Un livello non sufficiente per vincere partite che invece andrebbero vinte. Se vogliamo arrivare quarti dobbiamo vincere almeno 6-7 partite da oggi alla fine del campionato. E potrebbero non bastare. Dobbiamo abituarci a giocare al massimo dello stress. Se la rimonta del Milan ci mette pressione? Assolutamente no. Il Milan ci mette la stessa pressione della Sampdoria, dell’Atalanta. Della Lazio. Tutte le squadre dietro vogliono arrivare quarte». 

SKRINIAR - "Lui questi concetti li ha dentro. Ed ha la personalità e il carattere per metterli in mostra. E’ arrivato il momento di prendersi responsabilità. A volte serve una giocata per vincere una partita. Con il Napoli abbiamo battuto un angolo in pieno recupero ma in area di rigore c’erano solo quattro nostri giocatori. Era l’ultima occasione…»

NAPOLI/JUVE - "Pur giocando al massimo delle nostre possibilità non abbiamo vinto. Il titolo è ancora da assegnare. Magari in questo momento il Napoli non riesce a esprimere tutte le sue potenzialità. Ma è forte. E’ solido. Sarri ha fatto un ottimo lavoro. I suoi concetti sono entrati nella testa del gruppo. Inoltre mi pare che il calendario non sia tutto a favore della Juve. La squadra partenopea deve affrontare il Milan poi ha lo scontro diretto. Una grande opportunità per riaprire i giochi".

BUFFON«Sarà lui a decidere. Paragoni con l’addio al calcio di Totti? Stiamo parlando di campioni che giocano in ruoli diversi. Un portiere fa cinque-sei chilometri a partita ma li fa camminando. Comunque Buffon è ancora forte. Compensa con l’immensa esperienza un qualcosa in meno a livello di freschezza».

ASTORI - «Un uomo speciale, un capitano speciale. Il minuto di raccoglimento mi resterà nel cuore. Astori ci ha lasciato in eredità tanti buoni insegnamenti»

EMPOLI- «Andreazzoli sa il fatto suo. Ha cultura. Esperienza e qualità. Ma non voglio dire altro per scaramanzia».  

(La Gazzetta dello Sport)