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Luciano Spalletti ha parlato ai microfoni di Premium Sport al termine di Inter-Roma di questa sera: "Santon non deve chiedere scusa a nessuno. Quando si fa discorsi da fuori, sui divani, è un conto, quando invece c'è da fare i conti con quelli veloci come El Shaarawy, è un altro. Questi errori li fa chi gioca a calcio, solo chi non gioca non li fa. Sono cose che capitano, gli altri devono sentirsi tirati dentro perché nessuno è riuscito a dargli una mano. Se viene a chiedermi scusa, non lo faccio più giocare. Noi siamo l'Inter e l'Inter deve avere il coraggio di andare fino in fondo per lottare per le prime quattro posizioni con queste squadre, noi dobbiamo essere di quelli che si fanno accadere le cose, altrimenti non passa il pulmino e ci porta laggiù. Il cammino dobbiamo farcelo noi, passo dopo passo. Chi non regge il livello, si deve fare da parte. Handanovic non ha fatto le parate che ha fatto Alisson, ma noi sbagliavamo troppo nella costruzione. Dovevamo essere più veloci perché loro ci venivano a prendere altri, se non si riesce dentro la partita vuol dire che la condizione mentale viene a mancare e si fa quel discorso lì: non ci deve dare niente nessuno, dobbiamo basarci sulle nostre giocate. Dobbiamo far vedere chi siamo. Troppe palle morbide, troppe palle perse sulla costruzione facile. Nel secondo tempo, invece, quando si è aggiustato qualcosa si sono viste le giocate più importanti. Brozovic? Voi siete bravi a giocare a briscola con le figurine dei calciatori, noi tutta la settimana si sta lì a provare certe cose. Quando mi fa vedere che è più bravo degli altri, gioca senza problema. Io non ho parenti. So tutti molto amici, ma non ho da dare niente a nessuno. La squadra vive su un equilibrio sottile, per cui oggi abbiamo giocato con due mezzali al posto dei due mediani".
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