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Non c'è stata la reazione che serviva dopo il pari in extremis e ingiusto di Firenze. L'Inter ha perso a Cagliari e ora la classifica spaventa Spalletti e i suoi uomini. Alla fine della gara contro i sardi queste sono state le parole dell'allenatore nerazzurro a Skysport: «Inter brutta nel primo tempo? Sono d'accordo senza andare sui dettagli».
-Cosa non è piaciuto?
Nel primo tempo tutto non mi è piaciuto, abbiamo ritardato a prendere le decisioni, lenti nel far girare la palla, lenti nel capire dove finiva la palla, era come se si andava a caso nell'aspettarsi la palla. Pochi duelli, poche palle conquistate.
-Tanti gol su calci piazzati?
Me lo spiego per la bravura dell'avversario, i loro non sono stati gol banali, sono stati fatti tutti sull'anticipo, nel saltare la palla. Abbiamo le stesse potenzialità in fase offensiva e non riusciamo a fare le stesse cose che fanno gli altri. La deviazione chi l'ha fatta dei nostri? Perisic, sembra anche a me sì.
-La squadra quando va in svantaggio non recupera...
Sì, ma non è tanto quello che recupera del risultato ma è la reazione in campo e si vede negli episodi. La reazione c'è stata, nel secondo tempo abbiamo fatto molto bene per molti tratti. Se non fai gol c'è un dato che si mette davanti e gli sviluppi bisogna analizzare.
-Se gli servono i gol deve entrare Ranocchia in campo, come si risolve?
Posso tornare a dire le stesse cose, se c'è un posto dove si può aiutare ora l'Inter è il campo. Poi chiaro che ci sono delle situazioni oggettive che creano difficoltà., In base al risultato e all'atteggiamento del cagliari degli ultimi cinque minuti, non serviva un giocatore rapido ma un uomo in area e far entrare Ranocchia si può fare. Se si sfruttavano meglio delle deviazioni si poteva avere un altro risultato. Abbiamo avuto 85 minuti per andare ad aggirare la difesa e va fatto qualcosa di diverso se non riesci.
-Differenza tra il girone d'andata e ora...
Siamo rimasti gli stessi, abbiamo alternanza nella partita stessa o anche nell'analisi del periodo del campionato dove si fanno delle partite di altissimo livello e poi dei tempi di altissimo livello. Sembra quasi si faccia fatica a mantenere costanza rispetto al calcio che deve fare una squadra di calcio. Le complicazioni poi pesano anche dal punto di vista dell'entusiasmo, ma è una cosa a cui dobbiamo essere abituati se siamo vestiti così e dobbiamo sopperire a queste difficoltà.
-Con le rivali vicino servono tutti i giocatori?
Ritorno a ripeterlo perché si vuole prendere quello che ci fa più comodo per portare il discorso dove ci pare. Aspettavamo che si mettesse a posto la questione fisica di Icardi, siamo in attesa di capire come termina il ciclo di cure che dovrebbe mettere a posto il ginocchio e poi anche lui come Keita può usare il campo per fare il bene dell'Inter, passa solo dal campo e da nessun altro discorso. Perché Keita e Icardi ponete come domande differenti? L'impostazione della domanda è diversa, Keita da infortunato e di quell'altro mi chiedete situazioni. Icardi è infortunato, ora ha cinque giorni per finire le cure. Ponete tutto in maniera diversa perché dite che c'è qualcosa di anomalo nel suo comportamento, altrimenti li mettereste sullo stesso piano. Non è questione di come gestisco io la questione. Trattate le due cose in maniera differente. Ma non dipende da noi, ma da lui.
(fonte: Skysport)
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