A Empoli Luciano Spalletti ha chiuso la carriera da giocatore, da Empoli ha ricominciato con un ruolo diverso e subito con buoni risultati: diventato allenatore nel club con il quale aveva dato l’addio al calcio, dal 1994 in poi ha ottenuto una salvezza con la squadra ereditata verso la fine del campionato, poi la conquista della Coppa Italia di Serie C, la promozione in Serie B e quella in Serie A (...) Spalletti ha sempre portato con sé pezzi di Empoli. Daniele Baldini lo ha seguito, adesso all’Inter ha ritrovato anche Giovanni Martusciello, che era stato un centrocampista di riferimento nel suo primo Empoli. Anche questo è un segnale forte. Spalletti ha girato il mondo, ma non scorda le radici. E le sue radici sono in Toscana, Certaldo, Empoli, zone limitrofe. È lì che ha costruito il suo primo laboratorio di calcio. E da lì arriva Baldini, suo collaboratore storico. Con Baldini, Spalletti aveva un grande feeling quando era un allenatore alle prime armi e lui era il suo capitano. Baldini è diventato un uomo di fiducia da tenere con sé ovunque, da Empoli, il luogo dove tutto è cominciato, a Roma a San Pietroburgo e ora Milano. Stavolta c’è anche Martusciello, che ha rinunciato alle ambizioni di primo allenatore per seguire Spalletti a Milano (...).
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