Giugno 2005: la famiglia lo sceglie per la ricostruzione, ma le critiche feroci non mancano.Maggio 2017: nel giorno dell’addio al calcio di Francesco Totti, l’Olimpico compatto riserva al tecnico bordate di fischi. Eppure questi due “clic”, pur reali, non rappresentano affatto l’essenza del rapporto che c’è stato fra Spalletti e la Roma. Un rapporto di amore vero, reciproco e produttivo quanto basta per raccogliere trofei (due Coppe Italia e una Supercoppa italiana) e seminare record in una piazza in cui abbondano poco sia gli uni che gli altri. Non abbiamo dubbi che, una volta che la polvere della cronaca si sarà posata,l’allenatore toscano risulterà sul podio dei più venerati strateghi della panchina giallorossa, perché le sue 5 stagioni e mezzo (divise in due tranche) hanno mostrato un calcio a volte innovativo, spesso spettacolare e quasi sempre proficuo, oscurato solo dallo strapotere che prima l’Inter di Mancini-Mourinho e poi la Juve di Allegri hanno imposto alla Serie A.
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