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Spalletti: “Voglio rimanere all’Inter. Icardi? Non lo metti in difficoltà con una non convocazione”

Gianni Pampinella

Le parole dell'allenatore dell'Inter al termine della premiazione della Panchina d'Oro

A margine della premiazione della Panchina d'Oro, Luciano Spalletti si è soffermato a parlare ai microfoni di Sky Sport. Queste le parole dell'allenatore dell'Inter: "Per chi ho votato? Penso sia corretto averla data a Massimiliano non solo per quello che ha fatto l'anno scorso, è lui il vincitore. È chiaro che per lui è più facile che per allenatori tipo Gasperini, per cui avendo passato quella storia la so un po' tutta la crescita che deve fare un allenatore per arrivare a competere per certi premi, allora mi avrebbe fatto piacere se avesse vinto Gasperini. L'anno scorso ha fatto un grandissimo lavoro".

L'INTER - La sosta non ha assolutamente rotto niente, c'è una base bella forte fatta di sentimento, di conoscenze, di qualità degli individui. Noi andremo a rigiocare le prossime partite convinti di avere in mano delle potenzialità importanti che ci possono portare a questo importante traguardo.

VERONA - È fondamentale fare risultati partita dopo partita. Noi dopo il Verona avremo tre trasferte, per cui sono tutte partite difficili da andare a disputare. Per l'obiettivo che abbiamo nel mirino ci vogliono risposte concrete in tutte le partite. Chiaro che adesso l'attenzione va su questa partita qui.

ICARDI - Quando si parla di lui bisogna stare attenti, è bello evidente quelle che sono le sue qualità, quella che è la sua forza mentale, quella che è la sua qualità caratteriale. Non lo metti in difficoltà con una non convocazione, con un fischio o con una partita dove non fa gol. Lui viene lì e la volta successiva si prende tutto il tempo perso nelle partite precedenti, è fatto così. È una persona strutturata in maniera forte. Sampaoli secondo me non l'ha convocato perché vuole conoscere altri nuovi calciatori per avere una conoscenza a 360 gradi del parco giocatori di cui dispone. Icardi sarà sicuramente lì per i Mondiali.

LAUTARO MARTINEZ - Mi interessa Icardi, Perisic, Karamoh, mi interessano i giocatori che alleno.

LA CLASSIFICA - Io ho pensato che era una bella cosa andare ad allenare l'Inter, mi ha fatto piacere conoscere dei dirigenti, una società competente con la quale io vorrei rimanere a collaborare anche in futuro. Noi ci siamo meritati questa classifica qui. Per come abbiamo raggiunto questa posizione, è chiaro che ci sono dei momenti dove non sono stato contento di quello che abbiamo fatto. Però c'è stato un periodo in cui  i risultati hanno nascosto quella che non è stata una grandissima qualità di gioco. Però poi attraverso queste conoscenze si può parlare di qualche cosa di diverso. Abbiamo in mano qualcosa di più strutturato e sarà una spinta importante per andare a lottare contro queste squadre.

(Sky Sport24)