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Staccate la spina

Daniele Vitiello

Inter da mani nei capelli, serve la giusta scossa: perché non richiamare Vecchi?

Non se ne può più. Lo spettacolo andato in scena questo pomeriggio al Ferraris è veramente difficile da digerire per il popolo nerazzurro, già colmo di rabbia e delusione per la pochezza espressa dall'Inter da inizio stagione e ora vicino a picchi di depressione mai toccati. La squadra di Pioli a Marassi è riuscita nell'impresa di andare perfino al di sotto della mediocrità espressa nelle ultime settimane, sciogliendosi come neve al sole dopo il gol di Pandev, sul quale - manco a dirlo - sono palesi le responsabilità di una difesa che continua a regalare chance a destra e a manca. Ironia della sorte, i nerazzurri avrebbero avuto anche l'occasione per raddrizzare immeritatamente il match, ma dal dischetto Candreva ha regalato una serata da eroe a Lamanna con una conclusione talmente molle da arrivare quasi a fatica dalle parti del portiere rossoblu.

Parlare di boicottaggio del sesto posto equivarrebbe a sopravvalutare addirittura uno spogliatoio privo di attributi e amor proprio, lontano dagli standard caratteriali di chi questo campionato lo governa con pieno merito ormai da anni proprio grazie alla giusta mentalità, prima ancora che al tasso tecnico e alla predisposizione tattica vincente. A tutto ciò si aggiungono i limiti di un allenatore ormai allo sbando, capace di gettare al vento la credibilità conquistatasi qualche mese fa con scelte di gestione dello spogliatoio e delle gare totalmente confusionarie. Richiamare in panchina Stefano Vecchi fino al termine della stagione e dargli completa carta bianca, inclusa la possibilità di gettare nella mischia anche tutti i giovani della Primavera, meno esperti ma sicuramente più motivati, sarebbe il primo passo per dimostrare nei fatti la personalità di una dirigenza che ha il dovere di staccare la spina, interrompere questa lunga agonia prima di ripartire da zero a fine stagione. Stavolta per davvero.