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Stadio, guerra nel Milan: no Inter alla condivisione. BB ha parlato con Thohir e…

Giovanni Montopoli

Il Milan avrà il suo stadio, anzi no. Lo farà a Portello, anzi no. Si torna al Meazza, anzi…ni. La questione “stadio” continua a tener banco in casa rossonera. Una questione che di fatto vede oramai coinvolte le troppe teste all’interno...

Il Milan avrà il suo stadio, anzi no. Lo farà a Portello, anzi no. Si torna al Meazza, anzi…ni.

La questione “stadio” continua a tener banco in casa rossonera. Una questione che di fatto vede oramai coinvolte le troppe teste all’interno della società. Da una parte Silvio Berlusconi che, con un colpo di coda, qualche giorno fa ha affermato che il club è pronto a restare al Meazza (scombinando di fatto i piani di Erick Thohir). Silvio per il Meazza, Barbara – invece – insiste sulla sua strada, ossia quella di donare una nuova casa al Milan. In mezzo? In mezzo si sarebbe messa Marina (primogenita di Berlusconi e presidente della Fininvest) che non ha mai visto di buon occhio la costruzione dell’impianto sportivo nella zona di Portello (ad onor del vero nemmeno Mr. Bee sarebbe entusiasta dell’idea).

Dal canto suo, Barbara avrebbe rassicurato Thohir sulla volontà di andare avanti verso un progetto dedicato, consentendo al patron nerazzurro di perseguire il suo per rendere completamente nerazzurro il Meazza.

Il managment interista non è favorevole alla condivisione del Meazza con il club rossonero e, il dietrofont – almeno a parole – da parte di Silvio Berluconi, avrebbe irritato e non poco le alte sfere di corso Vittorio Emanuele.

Cosa fare? Da un lato Barbara vorrebbe evitare qualunque tipo di frizione interna con il padre ma, al tempo stesso, è consapevole del fatto che condividere uno stadio con un’altra società rischierebbe di portare pochi introiti al club.  Cambiare allestimento ogni settimana diventerebbe un costo non sostenibile e per quanto i lavori di ammodernamento proseguono a tappe forzate la struttura è considerata poco adatta per organizzare eventi durante la settimana.

L’ingresso a fine mese di Mr. Bee in società consentirà di ampliare tutte le riflessioni del caso, anche se le aspettative di due anni fa erano ben lontane dalla realtà che si potrebbe delineare.