- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
copertina
Il Comune di Milano potrebbe votare sì con riserva al progetto di Inter e Milan su San Siro. E' quanto riportato dall'edizione odierna del Corriere della Sera, secondo cui il Consiglio Comunale potrebbe esprimersi alla stregua di quanto fatto dalla Conferenza dei Servizi. In particolare, lunedì, giorno del voto, il Comune di Milano potrebbe dare il proprio assenso alla pubblica utilità, ma condizionata alla non demolizione di San Siro, che potrebbe essere così riconvertito per ospitare gli spazi commerciali previsti dai club. Scrive il quotidiano:
VERSO IL SI' CON RISERVA - "Un sì condizionato al progetto di Milan e Inter su San Siro. Esattamente come il giudizio sull’interesse pubblico espresso pochi giorni fa dalla Conferenza dei servizi. Se in quel caso si è trattato di un parere tecnico, il voto di lunedì dei consiglieri comunali sarà il primo atto di un giudizio politico. Toccherà poi alla giunta dire la parola finale. È questa la previsione che circola tra i bookmaker al termine dell’ennesima Commissione consigliare dedicata alla relazione del responsabile unico del procedimento, Giancarlo Tancredi che ha ribadito l’opportunità se non la necessità di evitare la demolizione di San Siro e di riconvertirlo, utilizzandolo per alcune funzioni presenti nel progetto originario di Milan e Inter. Ecco, uno dei paletti che potrebbe spingere la maggioranza dei consiglieri a votare sì all’interesse pubblico è proprio il mantenimento del Meazza".
IPOTESI - "Tra le tante ipotesi ne circola una particolarmente suggestiva: demolire il terzo anello, portare il campo all’altezza del secondo anello e utilizzarlo per il calcio femminile e giovanile. Lo spazio recuperato sottoterra con l’innalzamento del prato servirebbe a ospitare funzioni come il centro commerciale, evitando di perdere volumetrie. Progetto che ha più di un’assonanza con quello presentato da Manica con Sportium che prevede sia il mantenimento sopraelevato del campo di San Siro sia il centro commerciale sotterraneo. Manca solo il secondo anello".
CANONE DI CONCESSIONE - "Un altro paletto lo esplicita il capogruppo del Pd, Filippo Barberis: «Se le squadre con questo progetto incasseranno tra le due e le tre volte quanto incassano oggi mi devono spiegare perché il canone di concessione sarà la metà di quello attuale di circa 9 milioni». Nel nuovo progetto è prevista una concessione novantennale, ma le squadre comincerebbero a pagare il canone al Comune solo dopo il trentaduesimo anno, ossia quando rientreranno dell’investimento di 1,2 miliardi e sarà di 5,1 milioni all’anno, per un totale di 478 milioni nell’arco di 60 anni".
(Fonte: Corriere della Sera)
© RIPRODUZIONE RISERVATA