copertina

Stampa catalana in estasi per Eto’o: “Incredibile, sempre affamato: più di un killer”

Daniele Mari

Samuel Eto’o ha lasciato il segno dovunque è andato. A Maiorca impazziscono per lui e anche a Barcellona, nonostante i vari Messi, Villa, Pedro, Xavi, Iniesta il camerunense continua ad essere considerato uno dei più grandi attaccanti mai...

Samuel Eto'o ha lasciato il segno dovunque è andato. A Maiorca impazziscono per lui e anche a Barcellona, nonostante i vari Messi, Villa, Pedro, Xavi, Iniesta il camerunense continua ad essere considerato uno dei più grandi attaccanti mai visti al Camp Nou.

E quello scambio con Ibrahimovic sembra ancora una ferita aperta in Catalogna. La stampa catalana, e il Mundo Deportivo in particolare, dedica oggi ampio risalto alla prestazione fantastica di Eto'o a Monaco, ennesima perla di una stagione clamorosa per il bomber nerazzurro.

"Più di un killer", lo definisce il Mundo Deportivo. "A 30 anni, si reinventa in ogni stagione e il suo rendimento non ne risente, che giochi da 9 puro, sulla fascia o in posizione più arretrata. Lotta come se fosse ancora una giovane promessa. Aver vinto 3 Champions, due consecutive, non ha minimamente saziato la sua fame di vittorie. E' incredibile"

"A Monaco - continua il quotidiano - ha giocato l'ennesima partitona. Ha segnato l'1-0 da killer, e ha regalato due assist a Sneijder e Pandev, diventando il protagonista di una rimonta storica".

E poi i dati, che non lasciano spazio a commenti: "Non solo con 8 reti è il capocannoniere della Champions con Messi e Gomez, ma è anche terzo in fatto di assist (4), dietro a Carlos Martins e Lennon".

"La stampa italiana giustamente lo esalta, dopo che nel 2010 ha superato Pedro come unico giocatore a segnare in sette competizioni differenti, compresi Mondiale e Coppa d'Africa. Quest'anno ha già segnato 36 gol e in campionato ha segnato 19 reti, cinque più di Ibra, con sei assist".

Davanti ai fatti c'è in effetti ben poco da commentare. Eto'o è un calciatore assolutamente unico nel suo genere, assolutamente inarrivabile per quanto riguarda i numeri. E quello scambio con Ibrahimovic (che ha consentito all'Inter di portare a casa anche l'altro eroe di Monaco, quel Wesley Sneijder vero pallone d'Oro 2010) resta forse la più grande operazione di mercato dell'Inter di Massimo Moratti.