FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

copertina

Stankovic: “All’Inter 10 anni fenomenali. Triplete? Vinto al momento giusto. Mourinho…”

Tutto l'amore per i colori nerazzurri dell'ex centrocampista serbo

Marco Macca

Una lunga intervista, tra ricordi, amore (nerazzurro) e una storia che batte ancora nel cuore. Dejan Stankovic, intervenuto ai microfoni di RTS, emittente serba, ha ripercorso la sua straordinaria carriera da calciatore, con uno spazio particolare dedicato ovviamente all'esperienza trascorsa con la maglia dell'Inter, quella più lunga e quella che gli ha regalato le maggiori soddisfazioni. Ecco le sue parole:

"Nel 2004 c'erano molti club interessati a me e tra questi c'era l'Inter. Mancini, però, mi disse di andare in nerazzurro, perché la storia non si può stampare. Sono stati quasi 10 anni fenomenali quelli che ho trascorso nell'Inter, ho scritto una bella storia lì. Hall of Fame? Sono onorato di avere avuto così tanti voti. Il fato che il mio nome sia stato messo vicino a quello di Mazzola è stata già una grande vittoria per me. È importante quello che ho lasciato nel club, il fatto di essere rimasto nel cuore dei tifosi. E se non riceverò abbastanza voti per entrare nella Hall of Fame, comunque so quello che ho dato all'Inter. In quella squadra (quella che conquistò il Triplete, ndr) c'erano molti giocatori sopra i 30 anni. Non voglio dire che fosse l'ultima occasione, ma era il momento giusto per vincere. C'era un gruppo di 10-12 giocatori che erano all'ultimo treno. Abbiamo vinto tutto guidati da Mourinho. Non abbiamo avuto problemi che non siamo riusciti a risolvere all'interno dello spogliatoio, vincendo la Champions League, che poi è l'apice per un club di calcio". 

Stankovic ha continuato: "C'erano molti giocatori fenomenali, non vorrei dimenticare nessuno. Ho avuto, per fortuna, una lunga carriera e ho giocato con giocatori fenomenali come Zlatan Ibrahimovic, Thiago Motta, Wesley Sneijder, Diego Milito... Tutti questi sono giocatori incredibili, ma poi c'era anche Nemanja Vidic, sicuramente il miglior difensore degli ultimi 20 anni in Europa e nel mondo. E poi Diego Forlan, ho avuto la possibilità di allenarmi con lui, è un giocatore di sangue blu, come dico io".

Stankovic, però, ha toccato anche molti altri temi nel corso dell'intervista:

SERBIA-AUSTRALIA - "Non cambierei nulla della mia carriera, tranne quella partita (ko 2-1 che contribuì all'eliminazione della sua Nazionale dal Mondiale in Sudafrica del 2010, ndr). Abbiamo perso, ma non abbiamo avuto fortuna".

RUSSIA 2018 - "Il Mondiale è una competizione difficile, dovremo cercare di fare bene contro Costa Rica e Svizzera, le prime partite del girone, quelle decisive per l'eventuale qualificazione. Krstajic (il ct serbo, ndr) sa cosa deve fare e su quale gruppo di ragazzi può contare. Deve solo avere fiducia nei giocatori e nel suo lavoro".

ESORDIO - "Era il 26 settembre 1996, Coppa delle Coppe, la mia Stella Rossa giocava contro il Kaiserslautern. Avevo poco più di 18 anni, entrai e feci due gol. Non avrei potuto chiedere di più".

LAZIO - "Con mio grande piacere ho giocato con nomi incredibili, forse abbiamo vinto meno rispetto al nostro reale valore. Sarò sempre grato al presidente Cragnotti, che una volta disse: 'Ho speso tutti quei soldi per un ragazzo di cui nemmeno c'è un video in diretta'".

MIHAJLOVIC - "Lui mi ha aiutato quando sono arrivato in Italia, mi ha consigliato, protetto, mi ha spiegato la vita lì come funzionava. Per me è un uomo sincero, un grande amico. Non ho mai conosciuto uno con il carattere forte come il suo".

(Fonte: mondo.rs)

tutte le notizie di