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Intervenuto a Inter TV, l'ex centrocampista dell'Inter Dejan Stankovic ha parlato così della sua avventura in nerazzurro:
"L'Inter è una seconda pelle? Sì, ho iniziato alla Stella Rossa ma poi ho chiuso all’Inter 10 anni bellissimi, dopo essere arrivato ho detto che volevo chiudere con l’Inter anche se c è stata qualche offertina quando è scaduto il contratto con l’Inter ma non me la sentivo e ho scelto bene”
FASI DIVERSE - “Sono arrivato nel gennaio 2004, un anno in cui ci sono stati cambiamenti ma dal 2006 abbiamo iniziato a vincere, sono arrivati grandissimi giocatori con attitudine di vincere e con carattere, l’Inter era un grande club e doveva restare in alto”
ESSERE ALLENATO DA CONTE - “Quando è arrivato ho fatto un'intervista e ho detto che è un grande professionista e che l’Inter cambierà. Dopo tre mesi si vede il suo lavoro e la mano del mister, si vede che il gruppo lo segue e che San Siro è pieno”
GOL PIU' BELLO TRA DERBY2006/2007 e 2009/2010 - “Ci sono due aneddoti: nel 2006/2007 tiravo le punizioni e Mancini mi prendeva in giro perché non segnavo, il gol di Crespo è stato sul mio cross e il terzo gol ho preso la porta da punizione, è stato un derby importante, stradominato ma che, se ci fossero stati altri 10', avremmo rischiato di perdere. Nel 2009/2010 era la seconda partita di José, avevamo fatto una cena giovedì io, Maicon, Thiago, Julio, Wesley: bene, in tre abbiamo fatto gol. Tra i due gol scelgo quello del 4-0”
GOL PIU' BELLO TRA GENOA E SCHALKE - “Scelgo quello contro lo Schalke, mi dispiace che il risultato ha messo ombra sul gol, un gol pazzo, stranissimo, dopo appena 20 secondi’".
MIHAJLOVIC - "E' più di un amico, un punto di riferimento della mia vita. E' un guerriero, lo striscione dei tifosi dell'Inter a Bologna è perfetto, è nel momento di difficoltà ma se avessi dovuto scegliere qualcuno in questa situazione, avrei scelto lui perché può farcela. Ha dimostrato grande forza contro questa brutta malattia”
OPINIONISTA - “Mi piace quello che faccio, non giudico, non faccio domande scomode. Parlo di quello che vedo, ho fatto una decina di partite a bordo campo ma mi trovo bene. Quando parlo dell’Inter ogni tanto mi emoziono, dieci anni di amore, fedeltà, passione. In futuro ci possono essere sorprese”
MOTTO - "Vincere è l’antibiotico perfetto, ti senti un Dio e vuoi continuare a vincere".
DORTMUND-INTER, LA VIGILIA DI UN GRANDE MATCH - "Io ero tranquillo, avevo come compagno di stanza prima Sinisa e poi Materazzi, non devi aver paura. Cosa mi aspetto? Conosco Conte come lavora, non è facile, mi auguro che tutti stiano bene, sani e a disposizione del mister, domani è una bella partita, è uno stadio caldo, un muro di 25 mila persone. Mi aspetto una grande Inter, il Borussia è una bella squadra".
TI RIVEDI IN QUALCUNO DELLA ROSA - "No, siamo diversi. Ed è meglio così, il mister ha scelto bene. Sento poi delle voci per il mercato di gennaio, io sono dell’idea di avere la panchina più lunga, le partite sono molto impegnative, allungarla non sarebbe male".
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