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Stankovic riaccende la luce, l’Inter sta tornando…

Che fatica. Per carità chi l’Inter la sceglie a tre anni, lo impara a quattro. La sofferenza appartiene ai colori nerazzurri dal 1908. Non si può evitare, pure quando alla fine si vince con un risultato largo come quello che si è...

Eva A. Provenzano

Che fatica. Per carità chi l’Inter la sceglie a tre anni, lo impara a quattro. La sofferenza appartiene ai colori nerazzurri dal 1908. Non si può evitare, pure quando alla fine si vince con un risultato largo come quello che si è materializzato al 74’ a San Siro contro il Parma.

Problemi per Santon. Inizia così il secondo tempo della partita. Benitez è costretto a schierare in difesa,a destra, Felice Natalino (ah però!) al posto del giovane compagno che resta ai box per un leggero malessere.

BRIVIDI NERAZZURRI - Al 46’ Esteban Cambiasso sfiora con un tiro al volo dalla destra il gol del 4 a 2. Il Parma riparte in meno di dieci secondi, Crespo si smarca alla grande e Castellazzi deve respingere con un piede. Al 48’ Stankovic, di nuovo da fuori area, spara di poco alto sulla traversa.Eto’o, cannoniere unico nerazzurro, segue la partita (con famiglia al seguito) dalla tribuna, sopra la panchina di Benitez e si mangia le mani per tutti i cross che passano dal centro dell’area avversaria: lui non può raccoglierli e i suoi piedi scottano di brutto.

Al 51’ il brasiliano del Parma Angelo a due passi dal portiere interista schianta su un palo una palla destinata al fondo della rete e il cuore degli interisti rischia di restarci secco. Prova ad alleviarlo Pandev con un tiro che va di poco fuori: è il suo primo tentativo della partita. Zanetti e Sneijder fanno gli straordinari per creare uno straccio di azione, il macedone è fuorigioco o fuori tempo e tutto si fa molto confuso. Le idee soprattutto. Le maglie della difesa nerazzurra traballano come le gambe dei tifosi interisti sugli spalti e sui divani.Al 66’ Benitez manda in panchina il più veloce e il più propositivo Biabiany e in campo Thiago Motta. Al 70’ uno scambio Sneijder-Pandev libera Cambiasso a pochi passi dall’area, il suo tiro è sbilenco. Marino fa entrare Bojinov e manda sotto la doccia Giovinco.

GOLEADA NERAZZURRA - Al 71’ la difesa gialloblù si distrae, Mirante non riesce a rinviare e in un batti e ribatti Thiago Motta, infila sotto alla traversa un gol che manda in visibilio lui al rientro e la San Siro nerazzurra. Al 74’ Stankovic annulla le speranze del Parma con una tripletta personale che sa di carica emotiva. L’aveva detto in settimana, in tempi non sospetti, con una preveggenza unica: "Vinceremo col Twente e poi pure in campionato". Benitez gli regala la standing e i complimenti dei suoi colleghi al 77’, sostituendolo con Nwankwo.

Pandev al 78’sbaglia incredibilmente da due passi. Non è partita, l’abbiamo capito. All’80’ ‘nonno’ Crespo manda fuori di poco. Una gran partita quella del 35enne ex interista e milanista insieme. All’84’ il difensore del Parma Paletta chiama ad un intervento d’urgenza Castellazzi che risponde presente. Sneijder si procura in uno scontro con Zaccardo un problema alla pianta del piede e l’Inter, senza cambi, deve giocare in dieci gli ultimi due minuti, che scorrono veloci.

Neanche un risultato così, riuscirà a spegnere critiche e polemiche, lo sappiamo. Perché qualcosa da dire sull’Inter alla fine la si trova in ogni caso. Ma i tre punti dovevano arrivare e i tre punti sono arrivati, nonostante un gol preso dopo quattro minuti, nonostante la mancanza di Eto'o e nonostante 'la crisi'.

In mezzo al solito mare in tempesta nerazzurro c’è chi ha deciso che forse è il momento di tornare a sperare.