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Strama, arriva il tempo delle scelte: in mezzo in 5 per tre maglie…

Buona la prima. Soffrendo, faticando, ma alla fine la nuova Inter di Andrea Stramaccioni ha portato a casa i tre punti contro il Genoa. Il nuovo tecnico ha dato la sua impronta (non certo dal punto di vista del gioco e sarebbe stato assurdo...

Daniele Mari

Buona la prima. Soffrendo, faticando, ma alla fine la nuova Inter di Andrea Stramaccioni ha portato a casa i tre punti contro il Genoa. Il nuovo tecnico ha dato la sua impronta (non certo dal punto di vista del gioco e sarebbe stato assurdo chiederlo ad un allenatore che lavora con la prima squadra da pochi giorni) ma con alcune scelte chiare, due su tutte: 4-3-3 e Mauro Zarate.

Ora, però, per Stramaccioni arriva il difficile. Perché si sa, la prima col nuovo allenatore spesso porta entusiasmo e la cosiddetta "scossa" ma è la conferma nelle partite successive che fa la differenza. Il Genoa, in questo momento, è avversario abbastanza modesto fuori dal Ferraris e Stramaccioni, alla fine, ha deciso di affidarsi alla vecchia guardia: Chivu, Cambiasso e Lucio preferiti a Faraoni, Ranocchia e Obi.

E ora? Ora arriva il momento delle scelte. Perché il 5-4 è bello da raccontare, ma il costante e puntuale calo fisico dell' Inter nella ripresa non lascia tranquilli. E' rientrato Guarin, e la speranza è che non esca più. Torneranno Maicon e Alvarez, e allora qualcosa dovrà cambiare, aspettando sempre Wesley Sneijder.

Soprattutto in mezzo al campo Stramaccioni dovrà fare scelte coraggiose perché (se si dovesse proseguire col 4-3-3) ora sono cinque i giocatori che si giocano tre maglie. Dando per scontato il rientro di Maicon a Cagliari, in mediana ci sono a disposizione capitan Zanetti (siamo sicuri che non sia il caso di spostare il Capitano terzino sinistro?), Cambiasso, Stankovic, Poli e Guarin (e  occhio sempre a Obi dodicesimo uomo). Di fatto cinque uomini per tre maglie.

Stramaccioni non rinuncia quasi mai al regista e questo farebbe pensare ad uno Stankovic inamovibile. Poli la maglia da titolare se l'è guadagnata sul campo e Guarin, per dimostrare di valere i 13,5 milioni del riscatto, deve giocare. Resterebbero fuori Cambiasso e Zanetti (anche oggi tra i migliori in campo), uno scenario più unico che raro in casa Inter. La palla passa a Stramaccioni, che potrà disporre finalmente anche di Ricky Alvarez, un altro che deve giocare per meritarsi la riconferma. Tanti dubbi, ma anche tante opzioni per un tecnico che parte già con un vantaggio rispetto al passato: l'appoggio della società.

"Stramaccioni è un allenatore 'nostro', ci dà un'identità ancora più forte", ha detto oggi Branca. E di questo ha bisogno Stramaccioni. Di un appoggio incondizonato, per fare scelte anche coraggiose in totale autonomia.