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Andrea Stramaccioni ha concesso un'intervista a Tuttosport, dove, tra le altre cose, ha parlato del prossimo mercato e di Mario Balotelli:
Cosa si aspetta dal mercato di gennaio?"E normale che, trattandosi di un progetto nuovo, sia genetico dover migliorare nei vari reparti. In estate non abbiamo preso nessun giocatore che non volevamo, questo voglio dirlo chiaramente. Ma è evidente che lorganico possa essere perfezionato. Tranne Juventus e Napoli, tutte possono perfezionarsi, però le basi per il progetto sono state gettate. Abbiamo in testa degli obiettivi».
Sta gestendo Cassano: sarebbe pronto a gestire pure Balotelli?«E' una fantadomanda. Io ho un debole e ce lha anche il presidente per i giocatori di grandissima qualità. Antonio l'avevo conosciuto prima che arrivasse allInter. E questo è stato fondamentale, decisivo per il suo arrivo allInter. Mario, a parte una stretta di mano il giorno della mia presentazione ad Appiano Gentile, io non posso dire di conoscerlo. Quindi sarebbe unoperazione differente».
Giuseppe Rossi sarebbe una scommessa o un azzardo?«Lo conosco da quando il suo gruppo degli 87 con il Parma vinse lo scudetto. Lui era l'attaccante, in coppia con Lupoli. E' un talento incredibile. Gli auguro di stare bene, di tornare e non avrà problemi a trovare una grande squadra».
Ma almeno ci conferma che arriverà Paulinho?«Rappresenta uno dei centrocampisti brasiliani più interessanti, in ascesa. E' un centrocampista centrale che può giocare sia in una mediana a due, sia da interno in una linea a tre. Ha le capacità di fare gol, ha tempi di inserimento particolarmente pericolosi e abbina qualità nel recupero palloni. L'abbiamo seguito noi e altri club, ma ora è del Corinthians ed è giusto che sia concentrato sul mondiale per club».
Parliamo allora del mercato passato: come siete arrivati a Cassano?«Avevo in testa una squadra con obiettivi che per un motivo o per un altro sono sfumati. Non per colpa dellInter, ma perché lo sceicco questanno ha deciso di fare lo sceicco proprio quando sono arrivato io... E così ha preso sia Lucas sia Lavezzi: erano due giocatori che seguivamo, funzionali allidea di gioco che avevamo in mente. Sfumati loro, ci siamo orientati su una seconda punta. E Antonio è un prospetto tecnico di primissimo livello. Poi quando ci siamo confrontati con Moratti, Branca e Ausilio, abbiamo verificato che non solo era possibile, ma che il Milan era anche interessato a Pazzini. Così è diventato tutto più facile».
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