- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
copertina
Il mercato impazza ma c'è da pensare anche al campo. Andrea Stramaccioni, alla vigilia di Inter-Pescara, si presenta in conferenza stampa. Fcinter1908.it ha seguito le sue parole:
"I rientri? Siamo vicini a recuperare tantissimi giocatori che non sono stati a disposizione. Ci sono recuperi importanti, come Mudi, Coutinho e Obi. Nessuno pronto per partire dal primo minuto. Ma si sono allenati con regolarità Tornano nel gruppo,anche se non sono pronti per giocare".
Un voto all'Inter?
"E' più importante il giudizio del voto. Siamo partiti non in maniera positiva, avevamo difficoltà a livello tattico per organizzare i tanti giocatori che avevamo cambiato. Poi abbiamo trovato una base con la difesa a tre, e abbiamo inanellato una serie di risultati positivi in Italia e in Europa. Poi abbiamo avuto un calo inequivocabile di risultati. Sono convinto che siamo una grande squadra che ha avuto un periodo difficile e non una squadra normale che ha avuto un buon periodo in avvio. Ci saremo fino alla fine".
Perché così tanti intoppi a livello fisico?
"Credo che si possa lavorare al meglio ma l'infortunio è sempre una variabile difficilmente prevedibile. Noi abbiamo avuto tanti infortuni di campo, come quelli di Obi e Mudingayi. Obi ha avuto una ricaduta, Mudingayi non aveva mai avuto tanti infortuni. Io vedo il bicchiere mezzo pieno. Ma ringrazio il dottor Combi perché oggi ripartiamo con tutti a disposizione. Tolto Stankovic, che è un'assenza con caratteristiche particolari. Gli altri siamo tutti rientrati. La mia scelta per domani è conservativa. Non rischierà chi è a rischio ricadute".
Come sta Milito?
"Aveva avuto questo problema. E' un problemino al ginocchio, ma non può portare a complicazioni cliniche. Quando lo sente, sente molto dolore. Questa settimana ha lavorato ed è recuperato. Non sarà al 100%. Gargano? E' recuperato, mi porto il dubbio fino a domattina. Ho parlato con il giocatore: Inter-Pescara è importante ma è più importante non perderlo".
Qual è l'obiettivo di crescita dell'Inter e tuo? E quale il primo ostacolo da superare per raggiungerli?
"Il nostro obiettivo rimane sempre lo stesso, ritornare in Champions League. Da sempre. Porre le basi in questa stagione per fare la principale competizione europea. Questo è l'obiettivo da sempre, dichiarato tra di noi. Rimane questo il punto fermo. Per quanto mi riguarda, è continuare a crescere. Nonostante tutto, io credo che l'Inter di fine agosto è lontana parente di questa. Abbiamo lasciato punti per strada ma anche a Udine avevo avuto l'impressione che fosse tornata la squadra di personalità. Importante tornare a vincere perché conta tanto. E' stata una settimana costruttiva e produttiva, capisci lo spessore degli uomini e del gruppo. E' una partita che ci deve dare il la per ripartire".
Una cosa su cui crescere?
"Quello che dovevo dire ai ragazzi l'ho detto a loro. Tra fortuna e fame c'è mancata qualcosa ma fa parte del gioco. Ritroveremo quella fame sotto porta, a volte la palla non voleva entrare. Abbiamo recuperato giocatori importanti dal punto di vista del gruppo, con tutto il rispetto per i miei ex ragazzi della Primavera".
Il Pescara?
"Dopo qualche partita, Bergodi ha trovato la quadratura giusta. E' molto organizzata e ha giocatori davanti molto rapidi, è stato bravo il mister a metterli nelle condizioni di dar fastidio. Quando ripartono possono mettere in difficoltà qualsiasi squadra. Non bastti Catania e Fiorentina senza dei valori. Abbiamo sempre avuto difficoltà quando vengono a San Siro a chiudersi, stiamo lavorando tantissimo su questo e speriamo già da domani di migliorare in questo".
Quanto è difficile gestire una squadra in cui ci sono ventenni e ultratrentenni?
"E' normale che per me imparare con le mie capacità a gestire campioni e giocatori che hanno bisogno di maggiore attenzione, per fortuna è una fase che ho cominciato da aprile. Questa cosa faceva parte del progetto. Volevamo avviare questo primo anno di Inter con 4-5 giocatori che rappresentassero la memoria storica, più altri giovani come Guarin, Ranocchia, Juan. Ho collaboratori molto bravi e differenziamo il lavoro. Individuare le cause degli infortuni è sempre difficile, noi abbiamo avuto tanti infortuni in gara. Tranne Obi sono stati quasi tutti infortuni da trauma".
Le è dispiaciuto che Moratti ha detto che l'arbitro di Udine è stato bravo?
"Io l'ho premesso che l'Udinese ha meritato di vincere e le ho fatto i complimenti. Se mi metti davanti degli episodi li commento. Io sto con i miei giocatori. Se Palacio mi dice che è stato sbilanciato io sto con i miei giocatori e per me è rigore. Anche per me Giannoccaro ha arbitrato bene, dico che siamo stati sfortunati ma con serenità. Anche adesso ti dico che è rigore. Anche per me ha arbitrato bene, non ha fatto altri errori".
Cosa si aspetta dalla questione Sneijder?
"Mi aspetto che finisca. Le carte sono sul tavolo. Vediamo se di qua o di là come finisce".
Nuovi innesti?
"Avendo cambiato modulo è normale che ci possano essere doppioni e ruoli scoperti. Si possono prendere buoni giocatori e bisogna agire con intelligenza, senza intaccare il progetto sul grande campione. Noi abbiamo tante trattative in piedi per giocatori importanti per il primo luglio. Io ho detto che, senza cessioni, non ci sarà un grande colpo ora. Col cambiamento di modulo serve un esterno di destra e un centrocampista centrale di qualità diverse da quelle dei miei, altrimenti non mi serve".
Duncan è alternativa valida?
"E' stato sfortunato. Dopo il Verona c'era la possibilità di dargli spazio e si è fermato anche lui. Anche adesso non si è allenato con continuità per esordire in Serie A. Per noi Alfred è molto importante, ma non così importante per essere protagonista in un club come l'Inter. Io credo che sia importante che lui giochi. La mia idea è che lui vada a giocare in un club top di Serie B. Mandarlo in Serie A, dove avrebbe le stesse difficoltà che ha da noi, potrebbe non essere una scelta intelligente. Preferisco che faccia sei mesi in un club top in Serie B, piuttosto che cinque presenze in Serie A.
Nagatomo convocato per l'emergenza?
"Abbiamo parlato tanto e Yuto mi ha chiesto di stare con noi. E' diventato un giocatore importante, e ha chiesto di venire come Milito a Udine e Cassano a Parma. Vuole dare il suo contributo, non lo può dare in campo. Anche stare negli spogliatoi con i suoi compagni è una bella cosa. Spero di riaverlo contro la Roma".
Obi, Coutinho e Mudi?
"Mudingayi è il più pronto, Coutinho è a metà, con Obi vado con i piedi di piombo, è rientrato giovedì. Nessuno dal primo minuto".
Sarebbe stato più utile Saponara o Bellomo come giovane da inserire?
"Saponara lo seguivamo, non ha alcun senso commentare un giocatore preso da un altro club. Seguiamo tanti giovani in Serie B, anche questi due. Qualcuno lo prendono gli altri, qualcuno lo prenderemo noi".
Come pensa di cambiare progetto senza Sneijder?
"La mia stima tecnica per Wesley c'è sempre stata. Ha sempre giocato finché non si è infortunato. Col Chievo giocammo la prima partita a tre e le cose sono cambiate. L'Inter che è nata il 31 agosto è diversa da questa. E' cambiata l'identità tecnico-tattica. Non è facile trovare un giocatore del livello di Wesley, chi ce l'ha se li tiene. Lavoriamo fino al 31 gennaio".
Il problema del gol?
"Non è solo un problema degli attaccanti, si è risentito della minore continuità nel costruire palle gol. Nel momento in cui la squadra ha avuto un calo, ne ha risentito anche l'attacco. La sfortuna non si allena e non mi piace commentarla ma è innegabile che sotto porta abbiamo sbagliato troppo nelle ultime tre partite. In tutti e tre i casi, alla prima occasione gli altri sono andati in vantaggio".
Solo contro Samp e Juve avete rimontato. E' un caso che avesse più cambi a disposizione?
"Quando siamo stati tutti, siamo arrivati ad un punto dalla Juve. Le individualità fanno il gruppo, più ne hai e più hai possibilità. La cosa positiva è che abbiamo recuperato quasi tutti grazie al dottor Combi".
Se Sneijder dovesse restare come è possibile recuperarlo nello spogliatoio? Avete gli stessi punti dell'anno scorso: a cosa si deve?
"Ho risposto prima, la penso così: abbiamo cominciato in salita, con due sconfitte in quattro partite. E' stato difficile. Abbiamo poi fatto una scelta radicale, coraggiosa. Abbiamo costruito la nostra sicurezza, basandola sulla solidità e sulla pericolosità dei suoi attaccanti. Abbiamo difficoltà nell'affrontare e scardinare squadre molto chiuse, stiamo lavorando tanto. Siamo cresciuti, abbiamo trovato un assetto definitivo e dobbiamo far parlare il campo. Non mi ha soddisfatto finire a 35 punti. Per quanto riguarda Sneijder, rimanderei qualsiasi valutazione al momento della sua decisione".
.
© RIPRODUZIONE RISERVATA