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A fine gara si è complimentato con Edinson Cavani. La sua tripletta condanna l'Inter all'ennesima sconfitta e Andrea Stramaccioni non può che ammettere che il centravanti uruguaiano è forte abbastanza da fare questo e altro, soprattutto se la sua squadra è praticamente a pezzi. Se si pensa all'emergenza, agli uomini contati, a chi manca, a cosa è rimasto di una stagione davvero terribile, da dimenticare, resettare il prima possibile, c'è da dire che i nerazzurri hanno fatto quello che potevano: senza punte, con Guarin a fare da centravanti insieme ad Alvarez, con Kovacic che sembra solissimo là in mezzo. Aveva provato a resistere la formazione interista che era tornata a vedere un rigore assegnato a suo favore dopo mesi e poi ne ha subìto un altro contro e a poco sono servite le proteste. Il Napoli ha dilagato e c'è poco da aggiungere se non che l'Europa League adesso è abbastanza lontana. L'analisi del tecnico interista ai microfoni di Sky alla fine dei novanta minuti è questa:
GUAI FISICI - Io sono al cento per cento. Dietro i ragazzi hanno stretto i denti, Ranocchia ieri aveva un ginocchio gonfio, abbiamo cercato di recuperarlo, in un momento così non voleva uscire da un campo e Chivu abbiamo cercato di gestirlo, ha un problema a due dita del piede che lo condiziona. Li ringrazio perché in partte così difficili possono anche decidere di non rischiare. Andrea ha stretto i denti, poi l'ho cambiato perché mercoledì ne abbiamo un'altra.
CARATTERE -Se è una cosa positiva? Questa sera vanno fatti i complimenti al Napoli. Forse non c'era questo scarto come passivo, ma Cavani strepitoso. Ce la siamo giocati fino al 3 a 1. Siamo stati sfortunati perché dopo il pari abbiamo prreso il 2 a 1, pii nel secondo tempo abbiamo iniziato meglio noi. Rispetto alle condizioni in cui eravamo abbiamo fatto la partita al cospetto di una squadra che ha tutti e che è meritatamente seconda.
RIGORE NAPOLI -Mi ero arrabbiato perché sul nostro rigore non è stato ammonito nessuno e sul nostro rigore invece il giallo a Jonathan è stato dato. Avevamo chiesto il cartellino perché sono le regole: calcio di rigore, il giallo è minimo. Questo non era rosso, ma c'era il giallo, sul nostro il giallo c'è stato, ho chiesto che differenza ci fosse. Ma non c'entra con il risultato. Ho avuto l'impressione che se lo fosse dimenticato perché anche il quarto uomo mi diceva 'aspetta che ora l'ammonisce'.
PREPARAZIONE E GESTIONE -Se è solo sfortuna? Bisogna interrogarsi su come si deve fare meglio e sai che quando saltano tre tendine d'Achille e due crociati poco c'entrano con il campo. Abbiamo gli infortuni muscolari perché abbiamo giocato più di tutti. Gli altri sono infortuni non traumatici che condizionano la stagione. Noi ce la siamo comunque giocata a viso aperto, poi è normale che sul due a uno serviva più peso in area, ma abbiamo perso anche Rocchi e questo ci ha condizionati.
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