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"So che l'Inter ha fatto la sua migliore partita stagione nel derby con il 4-4-2, ma non mi snaturerò per questo". Ieri in conferenza stampa, Andrea Stramaccioni è stato fin troppo chiaro. Uno dei suoi moduli preferiti è il 4-3-3 e a quello si affiderà, almeno così sembra, anche nella gara contro il Siena.
RIENTRI E DECISIONI - Contro la formazione di Sannino mancheranno all'appello Sneijder e Maicon ancora alle prese con i loro infortuni. Rientreranno dalla squalifica Julio Cesar e Lucio e con loro ieri - tra i convocati - è riapparso anche Richy Alvarez. E allora ecco che può spuntare il primo dubbio in attacco. Il mister sceglierà di affidarsi ancora al trio Forlan-Zarate-Milito o preferirà il giovane argentino? Ieri di lui ha detto: "Ha fatto un grande lavoro nei giorni scorsi, penso sia pronto a giocare anche se non ha ancora i novanta minuti nelle gambe". Quando all'attaccante uruguaiano invece ha ammesso: "Lui sa di non essere stato decisivo come nelle altre stagioni e negli altri campionati, ma si sta sacrificando per l'Inter e le sue prove finora non sono state negative". Di sicuro in avanti ci sarà Milito che nel 2012 sta segnando con una certa continuità. Sarà lui l'unica punta centrale: "Pazzini e Milito insieme? Possono coesistere, ma stiamo giocando con un modulo in cui serve una sola punta e entrambi li vedo bene nel ruolo di punta centrale". La rifinitura dirà qualcosa sulle scelte dell'allenatore, ma l'argentino sembra favorito sull'italiano che però scalpita per mettersi in mostra in vista degli Europei.
CENTROCAMPO E DIFESA - In difesa, con il rientro di Lucio, Ranocchia potrebbe nuovamente accomodarsi in panchina. Zanetti, Chivu (Nagatomo l'alternativa) e Samuel completerebbero la linea a quattro. In mezzo al campo, davanti alla difesa, Stankovic sembra favorito (giocherà davanti alla difesa) con Cambiasso e Poli (o ci sarà Obi) a completare il reparto. Guarin - che nella gara contro il Cagliari era titolare - potrebbe subentrare nel secondo tempo.
DESTRO, PENSIERO SINISTRO - Il tecnico romano ieri ha mandato dei segnali ai suoi uomini, ha parlato di terzo posto. Non lo aveva mai fatto prima. La scelta non è stata casuale: Strama non può rischiare che l'ambiente - dopo l'entusiasmo iniziale - cada nell'anonimato. E allora ecco anche l'avviso sui pericoli da evitare. Mattia Destro per esempio: "Lo volevamo alla Roma, avevamo parlato con il suo papà, poi ha scelto l'Inter. Gli auguro tutto il meglio, ma a partire da giovedì".
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