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L'ex tecnico dell'Inter, Andrea Stramaccioni, ora tecnico del Panathinaikos è intervenuto su Radio Uno nel corso del programma "Radio anch'io Sport". Tanti gli argomenti toccati, dall'Inter al clamoroso episodio avvenuto in Grecia che ha portato alla sospensione del campionato:
INCENDIO DOLOSO IN CASA DEL DESIGNATORE - "Sicuramente non è un bel momento, da un punto di vista calcistico i commenti non possono che essere un po' scioccati. C'era stato un designatore scelto da organi europei, questi atti intimidatori non fanno bene al calcio. E' giusto fermarsi a riflettere e ricominciare solo dopo che si è fatta chiarezza. Non giocheremo neanche domenica prossima, riprenderemo giovedì contro l'Ajax in Europa League. Il designatore è stato scelto dall'Uefa ed era in carica da una settimana. E' un arbitro greco ma suggerito da un organo esterno"
FUTURO - "Non è un momento facile per noi, il mio presidente è in prima linea per riportare il calcio greco ad un livello competitivo. Da un punto di vista umano, sarei bugiardo se ti dicessi che queste cose non fanno male al calcio. C'è stato un momento difficile in Italia, mai a questi livelli, ma spero si possa ricostruire un calcio pulito anche in Grecia. Per la gente il calcio è la prima cosa dopo la vita quotidiana"
PIOLI - "Ho parlato più volte con Piero Ausilio, ho parlato anche con Moratti. Credo sia stata la scelta più giusta e intelligente. Un altro straniero avrebbe avuto bisogno di un altro periodo di adattamento, cosa che l'Inter non può più permettersi. Pioli ha esperienza, ha fatto bene alla Lazio e Bologna. Penso, con la mia parte di cuore interista, sia stata la scelta più saggia. Ci sono tanti, forse troppi giocatori. Dovrà fare scelte veloci e la partenza non sarà facile"
LA ROSA - "La rosa è di altissima qualità, sono stati presi alcuni dei giocatori più forti del momento. Candreva, Banega, Joao Mario, che ha fatto un grandissimo Europeo. Ma quando hai 28-29 giocatori importanti, devi fare delle scelte. Anche perché tutti hanno grande personalità. Devi sceglierne 18-20 e l'Inter dovrà sfruttare la finestra di gennaio per non lasciare troppi musi lunghi nello spogliatoio"
LA SQUADRA CHE GIOCA MEGLIO IN ITALIA - "Io sono di parte, il mio maestro è Luciano Spalletti. Questo mi fa propendere per la Roma. La Juve mi sembra più efficace che spettacolare, la Roma ha trovato una discreta continuità. Il Napoli è orfano di centravanti e ricordo quanto è difficile giocare senza terminale offensivo quando devi andare all'arrembaggio"
INTER PUO' ARRIVARE IN CHAMPIONS? - "L'interismo vive di grandissimo entusiasmo e di momenti di delusione. Se Stefano prenderà un giro di risultati giusto siamo ancora in tempo per il terzo posto. L'Inter può suscitare entusiasmo e ha grandissimi giocatori. Se partissimo col piede giusto, senza specificare come per motivi scaramantici, direi di si, c'è ancora tempo"
I GIOVANI LANCIATI - "Questa è la generazione che io ho vissuto da allenatore delle giovanili. Gente come Romagnoli, Politano, Benassi. Questo parte dalla riforma. Il nostro serbatoio è uno dei migliori. Sono tutti ragazzi che hanno fatto un percorso importante. E' il frutto del lavoro e gli allenatori sono più propensi a lanciarli perché sono più pronti. Stiamo raccogliendo il frutto del seminato, stanno arrivando le generazioni di quegli anni".
CHE DERBY TI ASPETTI? - "Arriverà un Milan con più certezze. Montella ha fatto un grande lavoro, ha dato un'impronta, arriverà un Milan con le idee chiare. Pioli ha un compito difficilissimo, avrà dovuto ascoltare tantissimi consigli e sfruttare ogni secondo di allenamento. Lui avrà le sue convinnzioni sui giocatori su cui puntare. L'Inter ha più incognite ma questo può essere un vantaggio, il Milan non saprà che Inter si troverà di fronte"
VENTURA - "Per lui ogni gara è preziosa, la gara contro la Germania è a parte nel processo di crescita. E' una delle Nazionali più forti del mondo, è una gara impegnativa che ti può far capire i tuoi limiti e aiutare il ct a decifrare le sue idee per il percorso professionale"
VANTAGGIO DI ALLENARE ALL'ESTERO - "Il Panathinaikos mi ha cercato con grande forza, avevano seguito i giocatori greci in Italia e a Udine c'erano Karnezis e Kone. Allenare in una grande capitale europea mi ha affascinato. Ero affascinato dal progetto, è una grandissima esperienza, per la prima volta ho affrontato tutto in inglese. Nel calcio moderno questo è molto importante, l'Italia sarà sempre la prima meta ma per un allenatore è importante conoscere un'altra lingua".
(Radio Uno)
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