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Andrea Stramaccioni alla vigilia del suo grande debutto a San Siro. Il neo-tecnico nerazzurro, dopo la conferenza stampa della vigilia, parla ai giornalisti in vista del match contro il Genoa. FCINTER1908.IT ha seguito la conferenza del mister dalla Pinetina:
"In questa settimana ho incontrato professionisti pazzeschi, e la squadra ha voglia di invertire il trend. Ai tifosi non ho da dire niente. Stateci vicini, ma basta parole e da domenica daremo tutto. Questi sono professionisti seri, avrebbero dato tutto con qualunque altro allenatore. Ho visto una buona settimana ma la settimana diventa buona dalle 17 di domani. Lo so anche se sono giovane".
Che Inter vedremo?
"Io ho cercato di mettere in campo le mie idee. Non ho la presunzione di poter incidere in 5 giorni. Vedremo la migliore Inter possibile al primo aprile. Ho messo in campo le mie idee e il mio lavoro, i ragazzi hanno risposto benissimo. Domenica proveremo a trarre i primi frutti".
Come hai visto Zarate?
"Un allenatore non deve trascurare quello che è stato fino a ieri, ma le mie scelte devono venire da quello che vedo sul campo. In campo secondo me l'Inter davanti ha tanta qualità, è giusto che questa qualità l'allenatore cerchi di farla stare in campo. Mauro ha qualità indiscusse. Se non è riuscito a farle vedere ci sarà stato un motivo, ma a me interessa il presente e per me conta lo stato di forma di un giocatore".
Come è andata questa settimana?
"Ringrazierò sempre il presidente ma non lo dico più sennò diventiamo noiosi. Sono l'allenatore dell'Inter e mi ci sento e voglio far bene con questa maglia e questi ragazzi. In questa settimana mi hanno dato un feedback importante. Vogliono dare una gioia ai tifosi domenica. L'ho già detto prima: pochi proclami, solo fatti per noi, il nostro presidente, i nostri tifosi e per noi stessi".
Domenica sarà l'emozione più grande?
"L'emozione più grande è stata entrare in questo spogliatoio. Ma io in campo mi sento a mio agio, in campo penso solo alla gara, ai miei ragazzi e agli avversari. Mi ha emozionato forse più un momento fuori dal campo, perché vicino al prato riesco a dare il meglio di me. Si fa più fatica a fare il primo passo nello spogliatoio che non in campo".
Allora stanotte il momento più emozionante, per l'attesa?
"In gara ci sono variabili imprevedibili ma se durante la settimana sei riuscito a lavorare bene arrivi più sereno alla gara. Questa settimana abbiamo lavorato bene e siamo carichi e concentrati per la gara".
C'è stato un augurio che ti ha colpito in vista di domani? Un messaggio da Mourinho?
"Penso che Mourinho neanche sappia chi sono. La fase dei grazie l'abbiamo archiviata. Ora pensiamo alla gara, tutti quelli che mi sono stati vicino li ringrazio ma ora pensiamo al campo".
In questa settimana su cosa ha provato a incidere?
"Io sono un tecnico che sta subentrando in un momento delicato, in una squadra di campioni. Io ho messo in campo il mio modo di lavorare, calibrato su questo prototipo di calciatori, concordato col mio staff, che ho deciso rimanesse metà storico e metà nuovo, mio. Questo per coordinare al massimo quello che è stato e quello che sarà. Per dare continuità nel cambiamento, le mie idee in un involucro conosciuto e apprezzato dai ragazzi. Fin da domenica dobbiamo fare l'Inter, fare la partita da Inter o quantomeno provarci. Questo non lo dico io, lo dice anche l'ultimo calciatore dello spogliatoio. Ora contano i fatti".
Se lo aspettava l'esordio in serie A adesso?
"Sarei ipocrita se dicessi che sono arrivato all'Inter per allenare la prima squadra. Il mio sogno era fare l'allenatore professionista. Fino a poco tempo fa, alla Roma, ancora lavoravo la mattina per cui..."
Può già giocare Guarin?
"Fredy è un ragazzo importante, è un ragazzo d'oro. Si sta allenando con grandissimo impegno, sta capitalizzando il lavoro dell'equipe di Franco Combi che l'ha rimesso in piedi in tempi record. Darà il suo contributo, le sue qualità ci faranno molto comodo. Ha un fisico particolare, è molto forte, ha un motore potente che ha necessitato di più tempo per ritornare ad essere brillante come lo conoscevamo".
Quanto è stata importante la vicinanza di Moratti?
"Oggi è stata molto gradita la sua presenza. E' stato un segnale forte di tutta la famiglia dell'Inter. Tutta la famiglia Inter è unita intorno alla squadra. E' una situazione che non piace a nessuno e la presenza del presidente è un segnale. Siamo tutti uniti e vogliamo fare risultato. Ha chiesto come stanno i ragazzi, è sempre molto attento alle dinamiche di squadra".
Ti senti un vincente?
"Questi sono appellativi che piacciono più all'esterno. Vincenti sono stati i ragazzi che ho allenato. Per ora vincenti sono i ragazzi dell'Inter, quelli che ho allenato alla Roma. Guarda la finale con l'Ajax: magari un calcio di rigore ti dà l'appellativo di vincente. Ma penso che anche il tecnico dell'Ajax avesse lavorato alla grande. Mi definisco un allenatore che sta crescendo. Mi è stata data una grande opportunità e farò più di quello che ho dentro per dare un contributo all'Inter".
Come pensi di risolvere i problemi dell'Inter?
"Nell'unico modo in cui sono in grado: lavorando sodo e preparando ogni seduta come se fosse la più importante dell'anno. Ho trovato i ragazzi bene, ma so che questo bene diventerà benissimo o male a seconda del risultato di domenica. Caricati? Ragazzi, questi sono giocatori che hanno scritto la storia del calcio mondiale. Questa cosa mi sento di dirla con energia: questi sono campioni incredibili, professionisti pazzeschi e hanno dato tutto con tutti gli allenatori".
Qual è l'obiettivo che le è stato chiesto?
"Solo battere il Genoa. Stramaccioni e tutta la squadra pensano solo a battere il Genoa. Sono sincero: non so neanche con chi giochiamo quella dopo".
Mancano tanti big...
"Quelli che mancano sono grandi campioni. Ma sono convinto che domani andranno in campo i migliori. Andrà in campo la migliore Inter possibile al primo aprile. Speriamo di recuperarli tutti ma sono tranquillo"
Julio Cesar in dubbio?
"Aveva avuto un problemino al gomito, ma sta bene e ha grande voglia di dare il suo contributo. Di Gennaro ho voluto fortemente convocarlo, c'ha dato un grande contributo in NextGen Series".
Livaja convocato?
"Va a comporre e completare una categoria di giocatori in cui in questo momento ho qualche defezione. Con fuori Ricky e Wes, Livaja completa il pacchetto di giocatori offensivi che ho a disposizione. E' un attaccante esterno che può agire anche da seconda punta. Può giocare sia a destra che a sinistra che da seconda punta. E ha già esordito in Serie A".
Che squadra è il Genoa?
"Ho cercato di vedere tutte le partite di Marino, che è preparatissimo. Nelle ultime partite ha dimostrato forte identità e personalità. E' una squadra aggressiva, ha giocatori davanti di grande livello. Sarà una partita difficilissima".
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