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Tra poche ore l'Inter scenderà in campo per affrontare il Parma. Ma in casa nerazzurra è sempre la questione societaria a tenere banco. Come sottolinea Calcio e Finanza, al momento sono due le opzioni in mano a Suning. Cedere subito il controllo della società, l'altra è quella di trovare un fondo di debito. Per quanto riguarda la prima opzione il grande favorito resta Bc Partners che punta a chiudere l’operazione al più tardi alla fine del mese. Al netto dell’interessamento possibile di fondi arabi.
"Si è parlato degli americani di Fortress o di Bain, che possa prestare i soldi necessari a Suning per continuare a gestire il club magari per un’altra stagione a fronte di un pegno sul club. Si tratterebbe nei fatti di acquistare tempo da parte di Suning che così potrebbe avere maggior agio nel trovare un acquirente".
"Il rischio di questa seconda opzione è che, qualora l’acquirente non si trovasse, il gruppo che ha prestato i denari escuta il pegno lasciando Suning con il cerino in mano. Quel che è certo, ha spiegato una fonte a Calcio e Finanza, è che imprenditori italiani interessati ad acquistare l’Inter non ci sono. Visto che una primaria banca di investimento internazionale ha provato a tastare il polso dei maggiori industriali italiani e nessuno ha voluto approfondire la questione".
"Altrettanto certo, ha spiegato sempre la fonte, è che qualora Bc Partners acquistasse l’Inter ci sarebbe un forte riordinamento dei conti. Perché è difficile che il board globale del fondo avalli un’operazione siffatta se non è sicuro del ritorno economico dell’investimento e visto la contrazione dei ricavi in corso una delle prime leve da utilizzare sarebbe i taglio dei costi, tra i quali quelli legati al personale (leggasi calciatori) rappresenta la voce maggiore".
(Calcio e Finanza)
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