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CdS – Suning vende e l’Inter? Zhang può accelerare la cessione, ma c’è un altro scenario

Andrea Della Sala

Dopo le recenti news provenienti dalla Cina potrebbero esserci anche rilevanti novità per l'Inter, la proprietà potrebbe voler cedere in fretta

Il momento societario dell'Inter non è dei più sereni. Ieri dalla Cina sono arrivate nuove notizie su Suning che ha annunciato la cessione del 20-25% della società, oltre alla sospensione dei titoli in borsa. Con questa eventuale cessione di quote il gruppo Zhang potrebbe diventare il secondo o terzo azionista del gruppo. L'Inter non è direttamente controllata da Suning.com, ma da Suning Holdings Group.

"FC Internazionale è infatti controllata (68,05%) dalla scatola lussemburghese Great Horizon. A sua volta è controllata al 100% dalla Suning Culture International (sede a Hong Kong) posseduta a sua volta da Suning Culture Investment Management (sede in Cina). L’ultima di queste società appartiene a Suning Holdings Group (di cui la famiglia Zhang dovrebbe possedere il 100%), non a Suning.com. La differenza non è tecnicamente di poco conto, perché se appartenesse a quest’ultima, anche l’Inter avrebbe già un altro proprietario", spiega il Corriere dello Sport.

Cosa succede all'Inter?

"Se Zhang perde il controllo della sua azienda o di un ramo di essa perché salvato dal partito, la cessione di quello che è un asset “non rilevante”, a senso, non potrà che subire un’accelerazione. Tanto più che il diktat del governo è chiaro: uscire dagli investimenti nel calcio. Se fossimo nella logica di un’economia di mercato, ciò spianerebbe la strada a BC Partners, l’unico potenziale compratore ad avere già completato una due diligence e presentato un’offerta ritenuta forse non soddisfacente da un azionista il cui impero si sta apparentemente sgretolando. Tutto fa pensare che Zhang vorrà chiudere la partita, assecondare l’indirizzo politico interno e abbandonare il campo senza pensare troppo ai costi ormai inevitabili. In un sistema particolare come quello cinese non si possono però escludere scenari oggi impensabili. Se un compratore con buone entrature politiche in Cina fosse a esempio rimasto finora a bordo campo, ritenendo troppo alte le richieste, potrebbe magari entrare in corsa attivando qualche canale tra i decision makers governativi. Dipende se prevarrà la necessità di fare presto o quella di fare business. In quest'ultimo caso, tornerà d'attualità la linea di credito (da 100-150 milioni) che Steven Zhang sta trattando con vari soggetti tra i quali Bain Capital Credit", conclude il quotidiano.