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Suning, siamo alle ultime verifiche: si firma domenica. 100 % a giugno 2017. Mancini…

L'Inter è ad un passo da una nuova svolta epocale, ormai prossimo il passaggio al gruppo Suning. Per il Corriere della Sera le firme sono attese entro domenica. Il 100 %, con Thohir fuori di scena, entro a giugno 2017. Mancini rassicurato, al...

Dario Di Noi

Alle soglie di mezzanotte, prima che l’Inter si avvicini un altro giorno di più ad una svolta epocale firmata dal gruppo cinese Suning, il Corriere della Sera ha fornito nuovi dettagli molto importanti sulla vicenda. Tutto porta ad una nuova era cinese, che cambierà il futuro del club nerazzurro.

Queste le novità riportate dal sito online del Corriere: "Mancini non ha dubbi, Moratti guarda con attenzione e lascia fare, Thohir non vede l’ora di chiudere e salutare. A Oriente sorge il sol dell’avvenire per l’Inter che nel weekend volerà tra le braccia di Suning. Oggi è in partenza da Milano la delegazione di dirigenti nerazzurri che a Nanchino si ricongiungerà con il patron Erick Thohir per poi incontrare i vertici del gruppo cinese, pronto ad acquistare il 70% del club nerazzurro per circa 525 milioni di euro. La bozza d’accordo è già stata stilata da tempo, mancano le firme e arriveranno entro domenica. Il presidente del gruppo Suning, Zhang Jindong, ha ottenuto il via libera dal governo di Pechino e sono in corso le ultime «verifiche politiche», ma non dovrebbero esserci intoppi.

Suning però non si fermerà al 70% del club, ma entro giugno del prossimo anno dovrebbe assicurarsi il 100% della società. Sarebbe stata la stessa Suning a imporre questa condizione per andare avanti nella trattativa che all’inizio verteva sulla cessione del 20%. Fonti cinesi riportano che Zhang Jindong avrebbe posto un aut aut a Thohir: «O prendiamo tutto, o non entriamo in gioco».

Il weekend di incontri tra i vertici nerazzurri e quelli del gruppo Suning definirà la trattativa, ma anche e soprattutto il futuro e le figure che dovranno costruirlo. Una volta effettuato il passaggio delle quote, i cinesi inseriranno al più presto nei quadri societari nerazzurri un loro uomo di riferimento che dovrà affiancare l’attuale dirigenza. Thohir resterà presidente fino a giugno 2017, mentre è ancora da chiarire la posizione dell’ad Michael Bolingbroke che ha firmato un contratto con la Goals Soccer Center, una società con sede in Inghilterra che si occupa di sviluppo di impianti di calcio a 5. Potrebbe mantenere il doppio incarico per un po’, anche se il Times sostiene che già a fine mese entrerà nella nuova azienda. Lento ma inesorabile sarà il ricambio societario nerazzurro.

Nei prossimi giorni saranno comunque Bolingbroke e il direttore generale dell’Inter Giovanni Gardini a illustrare ai cinesi di Suning il quadro per il prossimo campionato.

I tratti dello scenario sono stati delineati ieri, in un lungo incontro a tre, durato più di cinque ore, tra Mancini, il ds Piero Ausilio e Gardini. L’allenatore era stato colto di sorpresa dall’improvvisa accelerazione della trattativa tra Thohir e Suning e non aveva gradito il fatto di essere rimasto all’oscuro e che neppure Bolingbroke si sia fatto sentire nei giorni caldi.

Più che l’sms inviato dal patron indonesiano, a rassicurare il tecnico è però l’idea che l’Inter possa finalmente uscire dalle secche finanziarie, tornare a comprare giocatori di prima fascia e competere di nuovo per lo scudetto. L’ingresso dei cinesi rafforzerà il club ma anche e soprattutto la squadra. Mancini resta una figura spendibile a livello internazionale ed è esattamente quello che cercano i nuovi proprietari. Il tecnico non ha dubbi, e al momento non ha intenzione né di dimettersi né di cercare una soluzione alternativa. Ha voluto però risposte chiare sulla prossima campagna acquisti. Bloccato (almeno sulla carta) dai vincoli del fair play finanziario imposti dall’Uefa, il mercato potrebbe accendersi grazie all’asse con il Jiangsu, la squadra cinese di proprietà del Suning. La formula dei prestiti tra la Cina e Milano è una via praticabile per regalare a Mancini rinforzi di qualità. Finora il mercato ha portato Banega dal Siviglia e il terzino Caner Erkin dal Fenerbahce. Mancini vuole ben altro e a questo punto Yaya Touré diventa un obiettivo più che possibile. Se ne riparlerà tra quindici giorni, quando Mancini rivedrà Ausilio e Gardini e con le questioni societarie ben delineate. Con queste premesse l’addio di Thohir non sarà poi così doloroso".

(Corriere della Sera)

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