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Suning non molla la pista Conte: Ausilio a cena con il tecnico. L’Inter offre…

Si sta avvicinando il momento decisivo per capire se Conte possa o meno sposare la causa nerazzurra

Riccardo Fusato

Si sta avvicinando il momento decisivo per capire se Conte possa o meno sposare la causa nerazzurra. Ad un passo dalla conquista della Premier, nella conferenza stampa di ieri, l'ex ct della nazionale ha ribadito la volontà di restare al Chelsea anche se la questione resta tutt'altro che risolta. Per cercare di capire meglio cosa succederà nei prossimi giorni ci aiutiamo sempre con le parole di Conte, rilasciate stavolta alle tv inglesi: «Quando inizi un percorso in un nuovo club, la volontà è lavorare per più anni nello stesso ambiente, mi sembra logico. Ma quando sei stato a lungo ad alti livelli sia da calciatore sia come allenatore, i soldi non sono più la cosa di maggiore importanza, diventa invece fondamentale vincere». Ecco il nodo della questione: evidentemente Conte non ha ancora avuto le giuste garanzie tecniche da Abramovich in vista della prossima stagione, con la Champions League fra gli obiettivi principali. Nell’Europa che conta, Antonio ci vuole tornare da concreto protagonista, e obiettivamente con l’attuale rosa appare difficile poter impensierire le corazzate internazionali. Sulla carta, solo Courtois, Kanté e Hazard sembrano essere all’altezza di un teorico undici titolare con ambizioni di successo. Ed è forse tutta qui la chiave dell’imminente faccia a faccia fra Conte e l’entourage di Roman Abramovich. Al Chelsea serviranno argomenti parecchio convincenti sotto molti punti di vista per rilanciare il rapporto con il tecnico italiano, uomo che per sua natura non scende mai a compromessi, vedi l’improvviso e clamoroso addio alla Juve a ritiro iniziato nell’estate del 2014. L’Inter resta allora alla finestra, comunque piuttosto fiduciosa, perché forte di un progetto quinquennale già promosso da Conte, anche grazie al grande lavoro diplomatico svolto da Piero Ausilio con vari blitz a Londra: 20 giorni fa il direttore sportivo nerazzurro e il tecnico del Chelsea avrebbero fra l’altro cenato insieme nella capitale inglese.

(Gazzetta dello Sport)

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