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Suning, parlano i numeri: passivo ridotto, investito un miliardo per l’Inter. E il fatturato…

Il colosso di Nanchino ha drasticamente cambiato la faccia dell'Inter: i numeri

Matteo Pifferi

"Romelu Lukaku è stato solo l’ultimo grande investimento di Suning che, da quando nel giugno 2016 ha assunto il controllo dell’Inter, si è impegnata, direttamente o indirettamente, per oltre 1 miliardo di euro, una cifra mostruosa che comprende i soldi spesi per acquistare le azioni che erano di proprietà di Thohir, il debito del club di cui si è fatto carico, i prestiti alla società e i contratti di sponsorizzazione firmati con il marchio Suning.com o con aziende “vicine” al colosso di Nanchino". Apre così l'articolo del Corriere dello Sport in merito agli investimenti fatti da Suning nell'Inter e per l'Inter, rispettando comunque i parametri del FFP e ottenendo l'uscita dal SA firmato appunto con l'uEFA.

ENTRATA NEL 2016 - Quasi il 30% degli investimenti è avvenuto nel 2016 al momento dell'acquisizione del 68,55% delle quote del club oltre all'aumento di capitale per un totale di 270 milioni. "A questi vanno aggiunti quelli arrivati sotto forma di prestito in conto soci: 217 milioni nel 2016-17 (180 al momento dell’acquisizione della maggioranza). 119 nel 2017-18 più quelli del 2018-19 che saranno evidenti solo quando a ottobre sarà reso noto il bilancio. Una parte di questi 336 milioni di prestiti (105 per la precisione) sono già stati convertiti in conto capitale e la stessa sorte potrebbe toccare anche al resto. Capitolo debiti: Suning si è accollato e ha rifinanziato il debito del club che al momento dell’acquisto del pacchetto di maggioranza era di 300 milioni. E le sponsorizzazioni? Direttamente da Suning nel triennio sono arrivati oltre 115 milioni (ma la cifra è superiore e si conoscerà precisamente tra qualche mese) grazie al naming rights della Pinetina e del Centro Facchetti e al marchio del Leoncino sull’abbigliamento della prima squadra; indirettamente però la famiglia Zhang ha consentito alla società di viale della Liberazione di avere accesso a un mercato (quello cinese) vastissimo e, tramite i buoni uffici del colosso di Nanchino, sono arrivate partnership che hanno garantito almeno la stessa somma versata direttamente dalla casa madre", spiega il Corriere dello Sport che poi si concentra su un altro aspetto fondamentale che poi si tramuta in investimenti per la squadra.

CRESCITA FATTURATO - Nel corso degli anni, i miglioramenti sono stati evidenti dal punto di vista del fatturato, arrivato fino ai 400 mln nel 2018-2019. Il rosso è sceso da 140 milioni al -17,8 nel bilancio 2017-2018, sebbene il risultato di quest'anno sarà peggiore visti i 25mln lordi per l'esonero di Spalletti. I dati sono poi correlati all'aspetto di campo e di calciomercato: nel 2016-2017, l'investimento arriva fino ai 130 milioni con Joao Mario (40) e Gabigol (29,5) i più costosi. L'anno successivo, invece, la cifra è scesa a 120 mln con le operazioni di Skriniar (34), Bastoni e Vecino le più costose. Il saldo del mercato attuale recita 152 milioni più 27 di bonus senza considerare Dzeko, altro affare in stand-by ma che potrebbe aggiungere 20 mln al conto totale degli investimenti di Suning sul calciomercato nei tre anni di Inter che, ad oggi, si attesta a 537,5 mln di euro.

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