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E' di queste ore la notizia del Sole 24 Ore in merito a Suning. La proprietà dell'Inter starebbe vagliando il mercato internazionale per trovare nuovi investitori di minoranza per il club nerazzurro. Il tutto a causa dell'emergenza Covid, che anche in Cina ha prodotto effetti devastanti sull'economia. La Gazzetta dello Sport, in un lungo focus, ha spiegato così la strategia del colosso di Nanchino: "Suning si è dunque mossa da inizio novembre con una grande banca d’affari americana, la divisione asiatica di Goldman Sachs - ma il mandato in questo tipo di affari può essere dato anche ad un secondo advisor e sarebbe coinvolta pure JP Morgan -, per rinnovare il bond da 375 milioni in scadenza nel dicembre 2022 ma anche per trovare un partner che possa investire nell’Inter senza avere le mani legate.
Impensabile che l’operazione si chiuda in tempi stretti e quindi influenzi un calciomercato di gennaio che resterà improntato alla dieta. Altrettanto impensabile un ritorno romantico e suggestivo di Massimo Moratti. Il presidente del Triplete resta il primo tifoso ma ora ha la testa soltanto a Saras. La soluzione potrebbe arrivare invece dagli Stati Uniti, paese dove lo sport è sempre più business. Basti pensare alle tante proprietà americane in Premier League, ma anche alle recenti acquisizioni di Parma e Roma da parte di Krause e Friedkin".
Suning, nel documento fornito dal Sole 24 Ore, viene definito come ""forte azionista, al terzo posto tra le imprese non statali in Cina con un giro d’affari miliardario e attivo in settori come retail, real estate, cultura e Sport tramite la Suning Sports Group". Avendo appunto l’Inter negli anni scorsi fatto un bond da 375 milioni per reperire sul mercato liquidità da immettere nel club, l'operazione nasce per rifinanziarlo. Ma, fermo restando che la continuità della proprietà Suning non è in discussione, il documento confidenziale in mano ad investitori azionari potrebbe anche aprire a nuovi soci con cui accelerare l’espansione internazionale del brand (in Cina e Asia soprattutto), senza dimenticare l'impegno nella realizzazione del piano strategico e anche il valore del futuro asset del nuovo stadio".
Conclusione anche sulla ricerca del main sponsor, condotta in prima persona da Steven Zhang: "La vicenda non tocca comunque la caccia al nuovo main sponsor alla quale si sta dedicando in prima persona Steven Zhang, chiuso nel quartier generale di Nanchino. Se si tratta di sponsorizzazioni infatti Pechino concede maggior libertà. Anche perché la bontà di certi investimenti è dimostrabile attraverso attenti studi legati ai costi risparmiati da altre forme di pubblicità, al ritorno di immagine misurabile anche dai passaggi del nome sui media. E in questo senso i 15 milioni all'anno (bonus compresi) garantiti da Pirelli - che però dovrebbe restare legata all'Inter con un'altra partnership - sino a fine stagione sono un affarone per l'azienda leader negli pneumatici. Evergrande (in pole position), Hisense e Samsung sono i tre colossi con cui si sta trattando", conclude la Rosea.
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