-Coniugato aspetto tecnico ed economico nel miglior modo possibile, previsto dal punto di vista economico un sacrificio anche la prossima estate?
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Inter, Ausilio: “Inzaghi? Architetto d’interni. Il mercato di gennaio e i rinnovi…”
Dal punto di vista economico, noi come tutte le società normali, apparteniamo al gruppo che vuole fare della stabilità e continuità economica e finanziaria del progetto, che duri nel tempo. Finora il sostegno è sempre arrivato. Gli stipendi vengono pagati in modo regolare, noi dirigenti siamo in contatto continuo con la proprietà. La squadra deve solo pensare a lavorare. Chiaro che non si possono sempre comprare giocatori. Questo piace ai media, ai tifosi, ma facciamo un altro mestiere, noi dobbiamo compensare le cose, dobbiamo tenere la qualità alta e fare gli investimenti giusti. Le cose vanno fatte bilanciate, ma non sarà mai un'Inter ridimensionata quella che esce dal mercato.
-Oggi l'Inter nel doppio confronto con il Liverpool è sfavorita. In quanto tempo l'Italia può superare la Premier nel ruolo centrale che ha ora e come?
In generale tra Serie A e Premier ci sono troppe differenze nei ricavi. Non è la mia materia ma vedo le difficoltà che ci sono quando sul mercato competi con queste squadre. E quando parlo di queste squadre non parlo solo di City, Liverpool o Chelsea. Si fa fatica a competere anche con West Ham, Leicester o Arsenal per capirci. Quello inglese è un sistema più avanti rispetto al nostro. Noi ci dobbiamo mettere altro: buoni allenatori, con buone idee, scouting più veloce e rapido e forse in questo siamo più bravi se parliamo in generale e un po' più di fantasia. Un'altra cosa in cui siamo stati bravi in Italia ultimamente è stato recuperare qualche giocatore dal campionato inglese che magari lì non era adatto e che invece qui ha dimostrato di essere ancora un campione. Dobbiamo capire come far crescere il sistema, i ricavi, essere meno litigiosi nelle sedi opportune e avere un concetto di gruppo, di lega e non individuale perché singolarmente riusciamo a far poco.
-A gennaio l'Inter opererà sul mercato?
Penso che la squadra così com'è è forte e competitiva. Al mercato in entrata posso pensarci solo se arriva un giocatori, di quelli che stanno giocando meno, e chiede di andare via. Ad oggi nessuno ci ha chiesto di andare via, il numero di giocatori che abbiamo è perfetto. E siamo completi in ogni reparto.
-Onana esce da questa logica?
Di lui leggo continuamente. Alcuni giocatori all'Inter sono in scadenza come lui, noi guardiamo a tutto, compreso a queste possibilità. Gennaio o giugno? Io prima ho parlato già bene di quello che sarà il mercato di gennaio: non n mercato a cui pensiamo.
-Alvarez, Thuram, Nunez?
Posso ammettere di Thuram, è passata e ne ha parlato Raiola. Ci stavamo lavorando. Sugli altri onestamente non c'è mai stato nulla. Se ci lavoreremo in futuro? Stiamo bene così.
-Pastorello dice che Lukaku tornerebbe volentieri in Italia: lo riprenderesti all'Inter?
In prestito sì.
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