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Superlega, Inter formalmente non iscritta: può uscire senza penali. Ma in Italia…

Fabio Alampi

Il club nerazzurro non rischierebbe sanzioni: ecco il motivo. La Figc preannuncia regole più restrittive sui bilanci

Il progetto Superlega è stato momentaneamente interrotto, ma la questione è tutt'altro che accantonata: Florentino Perez, presidente del Real Madrid e principale fautore del nuovo format elitario europeo, continua a parlare di accordi e vincoli tra i club fondatori, e in caso di passi indietro paventa sanzioni. Provvedimenti chiesti ufficialmente anche da 11 società di Serie A, che ieri si sono apertamente schierate contro Juventus, Inter e Milan.

Tuttavia, secondo quanto scrive Repubblica, la posizione dei nerazzurri sarebbe molto diversa da quella di bianconeri e rossoneri: "Il cerchio si stringe intorno alle grandi fuggiasche. Dopo la Federcalcio, pronta a inserire una clausola anti-Superlega nell'iscrizione al campionato, anche la Serie A si è mossa. «Analizzare in Assemblea i gravi atti posti in essere dai club Juventus, Milan e Inter e dai loro amministratori, e le relative conseguenze», si legge in una lettera firmata da 11 società – quindi la maggioranza – del campionato italiano. Un modo nemmeno troppo velato per chiedere delle sanzioni, più verso i dirigenti che non le squadre".

La posizione dell'Inter

"Un discorso che vale, ma non per tutte. L'Inter infatti lo scorso 21 aprile ha scritto in un comunicato ufficiale che «il club non fa più parte del progetto Superleague»: Juve e Milan si sono sfilate con messaggi meno diretti. La ragione è semplice: l'Inter in caso di uscita dalla Superleague potrebbe essere esentata dal pagamento di penali. Al momento della costituzione, infatti, non aveva avuto ancora il via libera formale da creditori e stakeholder, necessario per aderire al progetto, e non ha completato la procedura d'iscrizione. Questo significa che gli interessi dei tre club sul tema Superlega potrebbero presto divergere. Una situazione simile a quella del Barcellona, a cui mancava il via libera dall'assemblea dei soci. Voteranno a maggio, un voto che deciderà il futuro della Superlega: sotto un certo numero di partecipanti infatti la società potrebbe sciogliersi automaticamente (anche se le procedure di uscita le hanno avviate solo 3/4 inglesi)".

Nuova stretta dalla Figc

"Riforme a cui lavora anche la Figc: entro metà maggio dovrà essere affrontata in Consiglio federale la questione delle licenze per la prossima stagione. La Figc ha già impostato una clausola anti-superlega, che vieta l'iscrizione a chi dovesse aderire a un progetto alternativo alle competizioni Uefa. Ma ragionerà anche sull'introduzione di regole e controlli più stringenti sulla spesa e sulla sostenibilità finanziaria da parte dei club (rendendo non più ammissibili crisi di liquidità spinte come quella dell'Inter di questo inverno). Da lunedì si parlerà di una sorta di salary cap: si potrà fare campagna acquisti solo con una percentuale del fatturato predefinita. Provvedimenti che puntano a rendere sempre più complicato fare debito e quindi non permettere di aumentare infinitamente il gap".