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Taremi era un pallino del direttore sportivo, che ha cercato con forza di prenderlo già lo scorso luglio. Era il primo nome in lista sondato non appena capito come sarebbe andata a finire con Lukaku. Poi, una volta compreso che il Porto non avrebbe ceduto se non a cifre fuori logica per un calciatore che si avviava alla scadenza, ha mollato la presa. Ma solo apparentemente, mai totalmente, neppure quando a fine agosto l’iraniano pareva andato a buon fine l’assalto del Milan. Con lui è andata come con Thuram: il giocatore ha apprezzato il corteggiamento ed è arrivata la firma. Taremi oggi è in stretto contatto con il mondo Inter. Con i dirigenti, certo, a cui chiede costantemente informazioni. Ma pure grazie a qualche amico che gli racconta di Milano e dell’Italia in generale.
"Il giocatore ha assicurato che si presenterà al raduno estivo già lanciato, senza bisogno di chissà quale rodaggio per far (ri)partire il motore. Segue a distanza tutte le partite dell’Inter, la delusione vissuta contro l’Arsenal ha fatto purtroppo scopa con l’eliminazione di Lautaro e compagni per mano dell’Atletico Madrid. Ma sa pure che arriverà in un club con lo scudetto sul petto e la cosa lo esalta anche in prospettiva, perché sa che sbarcherà in club vincente. L’Inter lo aspetta. Aspetta un titolare vero, non un’alternativa a Thuram e Lautaro. Inzaghi avrà un giocatore in grado di non abbassare troppo l’asticella del rendimento di squadra, in caso di assenza del Toro o del francese. In fondo, quel che non è accaduto in questa stagione con Arnautovic e Sanchez", aggiunge il quotidiano.
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