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Telefono e gol, capitan Icardi colonna dell’Inter. E non ci sono clausole che tengano

In questi giorni l'attaccante argentino ha messo in mostra tutta la sua voglia di Inter

Marco Macca

Le voci sembrano non scalfirlo. D'altronde, in questi anni ci ha fatto il callo, rispondendo a modo suo. Gol e coerenza. Professionalità. Ma, soprattutto, una sincera voglia di Inter, a dispetto di sussurri e insinuazioni. Mauro Icardi ha messo man mano tutti a tacere: coloro che non lo consideravano all'altezza di vestire nerazzurro all'inizio della sua avventura interista; coloro che hanno messo in discussione il suo attaccamento alla maglia e alla sua professione; coloro che hanno contestato (e che, seppure in minoranza rispetto a qualche tempo fa, contestano ancora) il suo status di leader e capitano dell'Inter del presente e del futuro. Lui, Maurito, ha lasciato correre, rispondendo con i gol (29 anche nell'ultima Serie A, numeri che gli sono valsi il secondo titolo di capocannoniere in carriera) e con atteggiamenti di chi ha tutte le intenzioni di mettersi al servizio della squadra, senza badare troppo a rumours e clausole rescissorie. Una dimostrazione continua, e che si sta prolungando anche in questi primi giorni di mercato.

Eh già, perché proprio nei giorni in cui è in vigore la clausola di 110 milioni di euro valida per l'estero che gli permetterebbe di liberarsi dal contratto con l'Inter e volare chissà in quale big europea, lui, Mauro Icardi, ha risposto da capitano vero, da uomo spogliatoio, da leader di un gruppo che punta a scalfire il trono della Juventus in campionato e a sovvertire più pronostici possibile in Champions League. Come? Con il telefono. Sì, perché Mauro non ha esitato a chiamare tutti i nuovi acquisti nerazzurri di questa sessione di calciomercato (Stefan de Vrij, Kwadwo Asamoah, Radja Nainggolan, Lautaro Martinez e Matteo Politano) per spiegare a tutti il significato profondo dell'Inter e dei suoi meravigliosi tifosi.

"Benvenuto all'Inter": Icardi ha fatto gli onori di casa, così come Luciano Spalletti. Le due colonne d'Ercole che hanno accolto i nuovi arrivati nel mare nostrum nerazzurro. Una testimonianza tangibile di attaccamento all'universo interista, di vicinanza. C'è lo spettro clausola (a proposito, ancora 9 giorni di pazienza, poi anche questo discorso verrà finalmente messo da parte), ma i soldi poco possono fare di fronte a questi dati di fatto.

Per il rinnovo c'è tempo, è volontà di entrambe le parti arrivare quanto prima a un accordo. In silenzio, senza pressioni e disturbi. La serenità nell'ambiente è totale, agevolata anche dall'obiettivo Champions raggiunto lo scorso 20 maggio all'Olimpico e dal mercato ambizioso e concreto portato avanti fin qui dalla società. Proprietà, dirigenti e Icardi guardano avanti, insieme, verso un orizzonte tutto nerazzurro. Certo, battere tutto e tutti non sarà facile (soprattutto in caso di arrivo di un certo Cristiano Ronaldo...), ma quel che conta è che Mauro vuole provarci con la maglia dell'Inter addosso. Il suo numero 9, la sua fascia di capitano. Prendendo per mano chi è arrivato ora e chi, come lui, del mondo nerazzurro è ormai perdutamente innamorato.